I tagli dell’amministrazione Trump potrebbero abbattersi anche sul consolato generale americano di Firenze, con la chiusura della storica sede diplomatica USA affacciata su Lungarno Vespucci. L’indiscrezione è circolata nei giorni scorsi sulle testate giornalistiche USA, in particolare sul quotidiano Politico, e ha generato preoccupazione in città, soprattutto per le realtà legate alla comunità statunitense, come le tante scuole per stranieri.
Ancora nessuna conferma
La chiusura del consolato americano a Firenze al momento è solo un’ipotesi: non è stata né confermata né smentita. Dal palazzo di lungarno Vespucci non arrivano commenti alla notizia. Fatto sta che Elon Musk, consigliere della Casa Bianca per l’efficienza della macchina burocratica, sta lavorando a un pino di riduzione delle spese per le sedi di rappresentanza all’estero. Nella lista degli uffici “sacrificabili” figurerebbero anche quelli del capoluogo toscano, secondo una fonte interna al Dipartimento di Stato USA interpellata da Politico.
Il consolato americano è attivo in riva d’Arno da più di due secoli: ha aperto i battenti nel 1819. Oggi nel distretto di riferimento ricadono Toscana, Emilia Romagna e San Marino. A rischiare però sono anche altri consolati europei, dalla Francia (Lione, Strasburgo, Bordeaux, Rennes) alla Germania (Dusseldorf, Lipsia e Amburgo) fino al Portogallo (Ponta Delgada).
Le reazioni alla possibile chiusura del consolato americano di Firenze
L’ipotesi di una possibile chiusura del consolato americano a Firenze preoccupa anche la sindaca Sara Funaro. “Terrò alta l’attenzione e nel caso dovesse avvenire una scelta di questo tipo noi faremo di tutto perché questo non avvenga – ha commentato – sarebbe prima di tutto un problema per gli americani che vivono in città ma anche nei rapporti costanti che ci sono sempre stati, sarebbe un segnale molto negativo”.
Attenzione alta anche da parte delle scuole e università statunitensi attive sul territorio. Firenze è la seconda città in Italia per numero di presenze di studenti americani: su circa 40.000 presenti nel nostro Paese, 18.000 si trovano nel capoluogo toscano. Questo numero sale a 85.000 studenti americani se si prende in considerazione l’intero territorio del distretto (Toscana, Emilia Romagna e San Marino).