Da mercoledì 19 febbraio apre all’Osmannoro, al confine tra Sesto Fiorentino e Firenze, l’ambulatorio destinato alle persone che rientrano dalle aree a rischio per il coronavirus Covid-19 e che presentano sintomi sospetti come febbre, tosse e problemi respiratori. La struttura è stata pensata dalla Regione Toscana, che ha attivato di recente una task force, in collaborazione con il consolato cinese in una zona dov’è massiccia la presenza della comunità orientale, per avere un luogo dedicato solo a questo tipo di diagnosi.
“Questo per evitare che si possano presentare situazioni di promiscuità nei pronto soccorso, nelle sale di attesa dei medici di medicina generale, negli ambulatori”, ha spiegato l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi, rispondendo ad alcuni abitanti e lavoratori della zona, che hanno protestato davanti alla struttura, preoccupati dalla presenza dell’ambulatorio. “Non ci sarà la folla, non verranno frotte di persone – ha precisato l’assessore -. Chi verrà dovrà prima telefonare al Cup, a un numero dedicato, e prenotare la visita”.
Dov’è l’ambulatorio per il coronavirus a Firenze e come funziona
Il nuovo ambulatorio denominato “Lilla” è stato previsto per individuare possibili casi di coronavirus, si trova in via Lucchese 84/C, nel territorio comunale di Sesto Fiorentino (Città metropolitana di Firenze) e ha un ingresso riservato. Chi ha dubbi sulla propria situazione di salute dopo essere rientrato da una zona a rischio, da meno di 14 giorni, e presenta uno dei possibili sintomi del virus Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola o difficoltà respiratorie) può prenotare una visita via telefono e poi recarsi alla struttura nel giorno indicato, indossando la mascherina protettiva.
Nell’ambulatorio Lilla, i pazienti saranno visitati dagli operatori sanitari della Asl Toscana centro e, in caso di sospetto coronavirus, sottoposti a tampone faringeo, che verrà inviato al laboratorio di virologia di Careggi. Per avere la risposta basteranno poche ore. Il servizio è gratuito. La comunità cinese, comunicano la Regione Toscana e l’Asl Toscana Centro, è stata informata con volantini diffusi attraverso le associazioni del territorio.
Chi sta rientrando dalle zone a rischio
Secondo il consolato cinese sono circa 2.500 i cittadini cinesi di rientro in Toscana, dopo aver festeggiato il capodanno cinese in patria. “Di questi, un migliaio almeno sono già sotto controllo da parte dell’autorità sanitaria nelle loro abitazioni – spiega l’assessore Saccardi – sono circa 400 i bambini rientrati dalla Cina che, a seguito della circolare del Ministero, sono stati invitati a restare a casa da scuola. Se ai bambini aggiungiamo i genitori, sono 1.200 le persone in isolamento domiciliare che vengono controllate quotidianamente. Peraltro, può darsi che queste persone non arrivino neppure, perché i voli sono bloccati”. Sul sito della Regione Toscana le informazioni principali sul coronavirus.