Si infiamma la corsa per le eventuali primarie a sindaco di Firenze. Si parla naturalmente dell’area Pd che è alla ricerca della giusta quadra per giugno 2024. Prima i programmi e poi i nomi, è sempre stato detto dai Dem. Il problema è che alcuni nomi stanno chiedendo a gran voce le primarie e questo potrebbe ulteriormente complicare lo scenario.
Primarie sindaco di Firenze: la posizione di Cecilia Del Re
A chiedere le primarie per scegliere il candidato sindaco di Firenze è soprattutto l’ex assessora Cecilia Del Re. Lo aveva fatto anche Rosa Maria Di Giorgi, che però è recentemente passata a Italia Viva. Del Re è invece da tempo che chiede di poter utilizzare questo strumento, ritenendolo quello più giusto nell’iter che porterà al candidato sindaco da contrapporre al centrodestra. Del Re ha organizzato una cena, con 150 persone radunate al Braumeister, dietro al Parterre. “Pensano di avere i numeri per fermare le primarie? Improbabile. E poi con che faccia? Portano i 3/5 dell’assemblea comunale del Pd, 108 persone tutte in presenza, a votare per non far scegliere il candidato sindaco agli elettori come si è sempre fatto?”, dice Del Re.
La replica di Ceccarelli
Dall’area Del Re si fa notare che le primarie a sindaco di Firenze erano già state fatte anche nel 2009, in epoca Renzi, che vinse a sorpresa le primarie, andò al ballottaggio poi con Giovanni Galli e diventò primo cittadino. Era tutto un altro Pd. Adesso il segretario fiorentino Andrea Ceccarelli continua a chiedere di parlare di politica, di contenuti, di programmi, di quale città realizzare in futuro. Ceccarelli dice che quindi non c’è spazio per i personalismi, riferendosi naturalmente a Del Re. Intanto continua il toto nomi: non è un mistero che Nardella voglia candidare Sara Funaro, ma attenzione anche alla posizione del deputato Federico Gianassi. Ad ora è più freddina la pista che porta all’attuale presidente della Regione Eugenio Giani.