Chi ne soffre lo sa bene, e all’appuntamento si era preparato da tempo. Con l’arrivo della primavera per gli allergici comincia la stagione dei tormenti. Pollini, graminacee, cipressi e olivi nel periodo della fioritura diventano “nemici”, e si vanno ad aggiungere alla parietaria, che invece sa essere offensiva persino d’inverno.
I SINTOMI. Il corollario di sintomi che colpiscono gli allergici è fastidiosamente noto: starnuti, congiuntiviti, lacrimazione infinita. Naso e occhi sono i bersagli di questo male di stagione che però, fortunatamente, oggi è (almeno in parte) prevenibile e curabile: “La Toscana è una delle poche regioni d’Italia – spiega il dottor Oliviero Rossi del dipartimento di Immunoallergologia di Careggi – che offre gratis il vaccino per le graminacee ai pazienti che si presentano con una richiesta del medico specialista”.
IL VACCINO. Per non pagare il vaccino non basta dunque la prescrizione del medico di famiglia, ma occorre la visita preventiva di uno specialista, che attesti l’effettiva presenza di un’allergia. Questo vaccino, che oggi è somministrato soprattutto attraverso gocce o pasticche sublinguali, ha dei tempi di somministrazione ben precisi: “Si tratta di uno schema pre e co-stagionale – chiarisce il dottor Rossi – occorre iniziare a prenderlo da 3/4 mesi prima della fioritura e continuare durante la fioritura stessa e quindi ad aprile, maggio e giugno”. Allo stesso modo (ma in questo caso non sono dispensati dal sistema sanitario regionale) esistono i vaccini per prevenire le allergie all’olivo, al cipresso e alla parietaria.
PREVENZIONE E TERAPIA. Accanto alla prevenzione c’è poi la terapia vera e propria. Tra i farmaci cosiddetti “sintomatici” (utili cioè per alleviare i sintomi, ma non risolutivi) ci sono gli antistaminici: “Quelli di nuova generazione hanno effetti collaterali molto ridotti – spiega il dottore – sono ben tollerati e non causano sonnolenza”. Già, perché proprio quel senso di “intorpidimento mentale” che gli allergici conoscono bene è da sempre uno dei fastidi associati a starnuti & Co. Ma a questo tipo di farmaci occorre associarne anche di “curativi” veri e propri: “Gli spray nasali, a base derivati cortisonici, rappresentano un ottimo sistema antinfiammatorio. La Toscana è tra l’altro l’unica regione in Italia a dispensarli gratuitamente”.
CIPRESSI, GRAMINACEE E OLIVI. Anche in questo caso la terapia deve essere anche preventiva: per il cipresso va iniziata già dai primi di gennaio, per le graminacee si va da metà marzo a metà a giugno. Con una raccomandazione: “Le allergie possono comparire all’improvviso e tendono a peggiorare, ragion per cui occorre non sottovalutarle e, se si manifestano sintomi specifici, fare i test allergologici, facilmente accessibili”. Altra cosa da tener presente: essere allergici a certi pollini non significa (salvo casi specifici) esserlo anche agli alimenti corrispondenti. E sbaglia, ad esempio, chi pensa di non poter consumare olio solo perché è allergico ai fiori dell’olivo.