Con l’arrivo della primavera, le aree “calde” della movida di Firenze torneranno per il quarto anno consecutivo ad essere sorvegliate dagli steward, ma stavolta accanto a questi addetti alla sicurezza ci saranno anche gli agenti della polizia municipale. Il servizio per arginare la mala-movida entrerà in funzione tra aprile e maggio. L’annuncio è arrivato in Consiglio comunale dall’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio, che ha risposto a un’interrogazione di Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia). La maggiore presenza di agenti, ha spiegato l’assessore, sarà assicurata grazie alle nuove assunzioni.
Come funzionerà il servizio degli “steward della movida” a Firenze
Gli steward, dotati di pettorina e formati appositamente per il servizio, entreranno in azione nelle strade e piazze di Firenze dove si trova il numero maggiore di locali o dove si verificano assembramenti, durante il weekend, da venerdì alla domenica, in orario 22.30-2.30. La loro presenza servirà a prevenire situazioni di disturbo, anche per tutelare il diritto di riposo dei residenti. L’anno scorso l’attività riguardò le zone clou della movida fiorentina e quelle della periferia, da piazza Santo Spirito a Sant’Ambrogio fino a Santa Croce, dall’area di via Il Prato a San Jacopino, fino a piazza dell’Isolotto e Dalmazia.
Al lavoro per una maggiore presenza delle forze dell’ordine
In queste settimane il comando della polizia municipale di Firenze è al lavoro sul progetto che individuerà i punti dove schierare agenti e steward e a stretto giro arriverà la delibera che dovrà passare dalla giunta comunale per il via libera. Negli anni passati gli addetti alla sicurezza ingaggiati da Palazzo Vecchio furono in tutto 24. La novità è appunto il loro impiego in sinergia con la municipale. “Oltre a questo stiamo lavorando con la Questura e la Prefettura per avere una maggiore presenza di notte anche delle forze dell’ordine in città – ha detto l’assessore Giorgio – un elemento di deterrenza importante, che affiancato alla vivibilità degli spazi, garantisce più sicurezza”.