Chiarezza. Verso il consiglio comunale, i fiorentini ed i tifosi. A chiederla i consiglieri del gruppo di Forza Italia, Bianca Maria Giocoli, Massimo Pieri, Enrico Bosi, Jacopo Bianchi, Marco Stella e Gabriele Toccafondi, che questa mattina, in Palazzo Vecchio, insieme al coordinatore comunale Alessio Bonciani, hanno affrontato “due questioni importanti per il futuro della città”: la “convenzione con Acf Fiorentina per la gestione dello stadio Artemio Franchi e l’ipotesi di realizzare il nuovo impianto di calcio nell’area di Castello”. “Siamo sostenitori e amici della Fiorentina – ha sottolineato la capogruppo Bianca Maria Giocoli – ma anche amministratori pubblici e non vogliamo farci “accecare dal tifo”. Partiamo dalla convenzione per la gestione del Franchi: è un documento che “vola alto” ma che non va nello specifico. Ancora, ad esempio, non conosciamo nei dettagli i progetti relativi ai lavori che farà la società viola e che dovrebbero essere allegati alla convenzione. Poi c’è il capitolo della durata: 12 anni sono troppi, meglio un 6+6 come i normali contratti di locazione che prevedono, allo scadere del sesto anno, un eventuale confronto tra proprietario e locatore. In secondo luogo, nella convenzione non si definisce qual è il deposito cauzionale: è invece essenziale saperlo. Non è un aspetto secondario: la città, nel calcio, ha già dovuto sopportare un fallimento che si è già ripercosso sulla casse comunali. Infine vorrei sottolineare che il Comune è sceso più nei dettagli con altre piccole società che con la Fiorentina”.
“Condividiamo il percorso fatto dalle commissioni comunali competenti – ha sottolineato Massimo Pieri, vicepresidente del consiglio comunale – lo stadio Franchi è un bene pubblico ad alto reddito e ad alti costi. L’articolo 30 della convenzione tra Comune e Fiorentina calcio, quello sulla sua durata è uno dei più importanti: c’è bisogno di un’attenta valutazione. I 12 anni previsti sono forse tanti: questo arco temporale copre due legislature e mezzo e non possiamo tagliare fuori dalla discussione i futuri amministratori di Firenze. Non ci convince nemmeno la clausola che prevede un quadriennio di verifica prima di eventuali modifiche. Inoltre sarebbe opportuna un’audizione in commissione dei rappresentanti della Fiorentina calcio che potrebbero presentare il “piano finanziario e degli investimenti” per la gestione dello stadio. Senza dimenticare i costi che l’amministrazione, attraverso le partecipate Sas, Quadrifoglio e Ataf e vigili urbani in straordinario”.
Quanto all’ipotesi di realizzare lo stadio nuovo a Castello, secondo la capogruppo Bianca Maria Giocoli, “bisogna prima sapere cosa si intende fare del Franchi”. “Non vorremmo – ha aggiunto – che questa ipotesi sia solo una “boutade estiva” e che, una volta approvata la convenzione per la gestione del Franchi, non se ne parli più. Se veramente si vuole realizzare il nuovo impianto di calcio a Castello vanno cambiate le previsioni di quell’area, cosa di non poco conto. Siamo favorevoli al progetto ma ci chiediamo: la famiglia Della Valle ha già un progetto con tanto allegato un conto economico da presentare alla città e quindi al consiglio comunale? Siamo convinti di sì visto che i fratelli Della Valle sono importanti imprenditori che sanno garantire importanti investimenti. Se così allora sarebbe il caso di inserirne un riferimento nella convenzione per il Franchi. In ogni caso vogliamo chiarezza, per non deludere i fiorentini e non illudere i tifosi“.
“Secondo il progetto – ha spiegato Marco Stella – contenuto nella convenzione firmata nel 2005 è previsto che nell’area la proprietà ceda al Comune 101 ettari, dei quali 80 destinati a parco. La stessa convenzione impegna il Comune a non cambiare la destinazione a parco verde pubblico di quei 80 ettari. Dove e come sarà possibile costruire il nuovo stadio a Castello? Ci sembra stana questa frenesia sul nuovo impianto che lascia aperti molti punti interrogativi. Per ora si discute sul niente: chi ha visto il progetto del nuovo stadio? Dove sarà fatto? Quanto costerà? Prima di aprire discussioni su questo argomento vorremmo anche capire quale sarà la sorte del Franchi. Che fine farà? Quale sarà il suo utilizzo?”. “Lo stadio è un attrattore di traffico – ha dichiarato Jacopo Bianchi – lo sanno bene i residenti di Campo Marte ai quali vanno date subito risposte. Questo aspetto non può essere sottovalutato se verrà deciso di realizzare il nuovo stadio a Castello”.
“E’ dalle elezioni amministrative del 1999 – ha ricordato Toccafondi – che abbiamo individuato a Castello l’area dove realizzare il nuovo stadio. Dopo quasi dieci anni si sveglia anche il centrosinistra. Ne prendiamo atto ma ora il sindaco venga in consiglio comunale a spiegare cosa è cambiato. O si tratta dell’ennesima trovata per non parlare di alta velocità , tramvia e sviluppo dell’aeroporto?”. “Siamo favorevoli alla realizzazione di un nuovo stadio e ci va benissimo che si faccia a Castello – ha concluso il coordinatore provinciale Alessio Bonciani – non si capisce però l’atteggiamento della maggioranza e, soprattutto, la concomitanza di questa decisione con la questione del rinnovo della convenzione per la gestione del Franchi. Quella del nuovo stadio è anzitutto una questione politica. L’ipotesi di cambiare nuovamente il progetto di Castello evidenzia ancora un volta che la maggioranza che governa Firenze non ha una visione della città”.