Nelle aree servite col nuovo ‘porta a porta’ a Firenze la percentuale di raccolta differenziata è salita al 79% rispetto all’iniziale 53% e il nuovo sistema domiciliare ha permesso di rimuovere 1528 contenitori stradali liberando oltre 270 posti auto. È il dato che emerge ad oltre un anno dall’attuazione del progetto ‘Firenze città circolare’, il nuovo piano di raccolta rifiuti voluto da Comune e Alia Servizi Ambientali che ha come obiettivo il cambiamento del sistema di raccolta differenziata, per migliorare la qualità e la quantità dei materiali da avviare a riciclo o compostaggio.
Le due fasi della raccolta porta a porta
La prima fase di trasformazione, ricorda una nota di Palazzo Vecchio, è finita a fine estate e ha permesso di attivare il sistema di raccolta ‘porta a porta’ nelle zone collinari e di confine comunale per un totale di 28mila utenze. La seconda fase, partita da fine ottobre, riguarderà progressivamente le restanti 200.000 utenze residenti e prevede la trasformazione del sistema di raccolta attraverso l’uso di contenitori stradali ‘digitali’, che si aprono con l’A-pass, la chiavetta elettronica personale che sarà consegnata a tutti gli utenti iscritti a Tari, così da registrare ogni singolo conferimento effettuato.
Ogni nuova postazione di raccolta sarà composta da 5 contenitori affiancati, ognuno destinato ad un diverso materiale (organico, imballaggi in plastica-metalli-polistirolo-tetrapak, vetro, carta e cartone e rifiuto residuo non differenziabile). In un anno di attività, sono stati consegnati 26.193 kit per la raccolta porta a porta e consegnate le chiavette elettroniche A-pass a 9.483 utenze.
Dati incoraggianti
“Ringrazio i fiorentini per l’impegno e la pazienza nel contribuire a raggiungere questi risultati”, ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
“Firenze era in fondo alla classifica dei comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia per la raccolta differenziata – ha detto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re -, mentre grazie al nuovo piano ‘Firenze città circolare’ dopo un anno si vedono già i primi risultati: siamo infatti passati dal 53% all’80% nelle aree coperte dal porta a porta a fronte dell’incremento dello 0,8% che era stato registrato dal 2018 al 2019”. Per il presidente di Alia Nicola Ciolini “i dati presentati sono molto positivi e incoraggianti”.