martedì, 5 Novembre 2024
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Forte Belvedere, due ulivi e una targa per Veronica e Luca / FOTO

Due ulivi e una targa al Forte Belvedere, inaugurati stamani, per commemorare i due giovani morti precipitati.

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Forte Belvedere, due ulivi e una targa per Veronica e Luca. 

COMMEMORAZIONE. Stamani c’è stata la cerimonia di commemorazione per ricordare la morte dei due giovani, precipitati da un bastione del Forte Belvedere qualche anno fa. Luca Raso, un ragazzo romano di 20 anni, perse la vita precipitando dal Forte il 3 settembre 2006. Veronica Locatelli, fiorentina, morì il 15 luglio 2008. Dopo quella data il Forte è stato chiuso. Alla cerimonia, stamani, erano presenti l’assessore comunale alla cultura Sergio Givone e alcuni familiare e amici delle vittime.

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GIVONE. ”Gli ulivi – ha detto l’assessore Givone – sono simbolo di riconciliazione e di durata: noi non vogliamo dimenticare i vostri ragazzi, ragazzi che in qualche misura e senza essere irrispettosi sono anche i nostri. Luca era a Firenze di passaggio quando è morto mentre Veronica, fiorentina, era qui per festeggiare il suo compleanno: ricordarli non significare cancellare colpe che altri dovranno giudicare ma partecipare al dolore delle famiglie. Abbiamo scelto di piantare gli ulivi proprio perchè rappresentano la riconciliazione”.

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IL COMMENTO. ”Il dolore non finirà mai, ma restano anche tante domande. – ha detto la mamma di Luca – mi ha aiutato tanto la fede però voglio ricordare a tutti che quel posto era pericoloso. Lo dimostra il fatto che sono stati fatti dei lavori importanti per rimettere tutto a posto”. ”Gli ulivi sono una pianta che vive per sempre – ha concluso un’amica di Veronica – così come vivranno sempre nei nostri ricordi Luca e Veronica”.

FORTE BELVEDERE. Dopo queste due tragedie, la magistratura chiuse il Forte Belvedere. L’amministrazione ha messo a punto un piano per la sicurezza che ha previsto lavori per circa un milione e 200mila euro. Il Forte è stato infine riaperto parzialmente al pubblico lo scorso luglio, in occasione della mostra di Zhang Huan ”L’anima e la materia”.

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