sabato, 23 Novembre 2024
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In città, alla ricerca di una toilette (funzionante)

Chiusi, cari, fuori servizio. Andare alla ricerca di un wc pubblico (e funzionante), nella città del giglio è quasi impossibile. Ecco cosa è successo al nostro reporter

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Il piano pipì? Fa acqua da tutte le parti. Espletare i bisogni fisiologici può costare caro a Firenze, fino a un euro, sempre se si ha la fortuna di individuare un bagno pubblico, pulito e funzionante, nelle vicinanze. In città ne esistono 32. La maggior parte sono nel centro storico, dodici in zone più periferiche. Quasi tutti sono a pagamento, per un costo medio di 60 centesimi. Attenzione, però, a rintracciare la mappa esatta: quella nell’open data della rete civica non è aggiornata.Per conoscere la collocazione esatta bisogna andare a spulciare sul portale web, sotto la sezione città-turismo.

LE TOILETTE CHE NON FUNZIONANO… La ricerca della toilette può però riservare spiacevoli sorprese. È il caso della Fortezza da Basso, dove i gabinetti, ricavati in una casetta alle spalle della fontana dei cigni, dopo la recente ristrutturazione sono di nuovo chiusi a causa dei frequenti atti vandalici. Al loro posto sono attivi due wc chimici, ma la carta igienica è un optional. Situazione analoga in piazza del Grano, davanti all’uscita degli Uffizi: l’ex Capitol è ancora vuoto e così niente bagni pubblici. La maglia nera per la “pipì d’oro” va ai servizi nella stazione di Santa Maria Novella e a quelli in piazza del Duomo. In entrambi i casi bisogna sborsare un euro.

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… E QUELLE CHE COSTANO TROPPO. Discorso diverso per le toilette di Firenze Parcheggi. Dopo la lunga caccia al “tesoro” per i meandri dei posteggi multipiano, al Parterre come in piazza Ghiberti, ecco la beffa. A protezione dei bagni è stato installato un tastierino numerico: la porta si spalanca solo se vengono digitate le cifre magiche, quelle del biglietto per la sosta. Il protocollo d’intesa siglato tra Firenze Parcheggi e Comune nel 2009 non ha avuto ulteriori sviluppi. Quindi, niente ticket, niente bisognino. Alle Murate, invece, il wc è tecnologico (la cabina si auto-igienizza dopo ogni uso), ma la macchinetta per il pagamento no: è possibile inserire monete da 2 cent a un euro, peccato che l’apparecchio non dia resto. La somma eccedente resta come “mancia”.

GLI ALTRI SERVIZI. Altri due servizi autopulenti si trovano in piazza Dalmazia e alle Cure (20 centesimi), ma quest’ultimo,  attivo dopo un lungo iter burocratico, è spesso fuori uso, segnalano gli ambulanti del mercato. Alle Cascine la pipì è a tempo: ogni sette giorni, in occasione del mercato. I bagni pubblici vicino ai binari della tramvia sono infatti aperti solo il martedì dalle 7 alle 14 (60 centesimi). Per trovarne un altro attivo tutta la settimana è necessario arrivare a piazzale Kennedy. Non va meglio sul lungarno Pecori Giraldi, dove ogni giorno fanno tappa pullman carichi di turisti: i wc chimici, passata la bella stagione e chiuso il vicino chiosco, sono inaccessibili. In questo contesto si salvano pochi esempi virtuosi. All’interno del giardino di borgo Allegri, ad esempio, i due bagni gratuiti sono gestiti da volontari. Lindi e puliti anche i servizi al centro di piazza d’Azeglio, dove a prendersi cura di lavelli e wc sono le persone individuate dalle Ronde della Carità.

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