domenica, 22 Dicembre 2024
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La Colonna della Giustizia da oggi è ”sorvegliata speciale”

Comincia oggi per la Colonna un attento monitoraggio effettuato tramite un sensore speciale: sono posti ''sotto osservazione'' anche Palazzo Vecchio ed altri monumenti.

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La maestosa Colonna della Giustizia, che si trova in piazza Santa Trinita, alla fine di via Tornabuoni, è da oggi “sorvegliata speciale”: infatti,  grazie a uno speciale e innovativo sensore collocato sulla sua cima, ogni minimo movimento viene costantemente monitorato per verificare in tempo reale sicurezza e condizioni dell’opera.

INNOVAZIONE. Monitoraggi di questo tipo sono ormai di routine e servono a ridurre gli interventi di restauro e di consolidamento più gravosi, ma la novità, in questo caso, è data proprio dai sensori sulla colonna di Santa Trinita, in cui fu proprio un monitoraggio, qualche mese fa, a rilevare un lieve disassamento del fusto. Sulla “vetta” della colonna è stato così installato un sensore clinometrico biassale wireless di nuova generazione (appositamente sviluppato e creato dalla collaborazione con la ditta Pizzi Instruments di Firenze), in grado di monitorare di continuo la colonna. Il sensore, miniaturizzato e collocato in maniera del tutto reversibile ai piedi della statua, è capace di compiere addirittura una lettura al secondo della verticalità dell’opera. Lo strumento è dotato di una centralina di memoria, che immagazzina i dati e li trasmette ai server del Servizio Belle Arti. In caso di superamento di una soglia di allarme prestabilita, il sensore allerta in tempo reale direttamente i tecnici.

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GIVONE. “Il Comune – commenta l’assessore alla Cultura e alla Contemporaneità Sergio Givone – ha a cuore il suo patrimonio e continua nell’opera di controllo e tutela dei beni artistici e architettonici anche con strumenti sempre più innovativi. Questo monitoraggio ci permette di avere un quadro aggiornato dello ‘stato di salute’ dei nostri monumenti e di intervenire tempestivamente nelle situazioni di rischio o degrado dei materiali”.

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