La legge sulla partecipazione della Toscana, approvata dal Consiglio regionale a dicembre, sarà infatti una delle buone pratiche protagoniste della quinta Conferenza europea sulla qualità dei servizi pubblici.
L’appuntamento è a Parigi, ad ottobre. La prossima edizione sarà dedicata al ruolo giocato dai cittadini e dai portatori di interesse nel determinare la qualità dei servizi e delle politiche pubbliche.
Il dipartimento della funzione pubblica del Consiglio dei ministri italiano ha selezionato la legge toscana, un testo che guarda sicuramente alle esperienze d’Oltralpe ma è anche molto toscano, e l’Azienda sanitaria di Nuoro, che sta portando avanti un progetto per coinvolgere i cittadini nel monitoraggio e nella valutazione dei servizi sanitari.
La scelta ‘partecipativa’ della Toscana non sta comunque solo nella legge approvata a dicembre. Modelli e strumenti di partecipazione si ritrovano nella proposta di legge sui servizi pubblici locali che la giunta si accinge a proporre.
Sulla sanità invece (e sul ticket sanitario in particolare) la giunta ha organizzato l’anno scorso il secondo electronic town meeting di Marina di Carrara: una grande ‘assemblea’ telematica che ha permesso di coinvolgere in una discussione vera, per un giorno intero, centinaia di cittadini.
Della legge sulla partecipazione toscana si è parlato nei giorni scorsi anche a Perugia. L’assessore alle riforme Agostino Fragai ha raccontato il modello scelto dalla Regione nel corso di un convegno che si è svolto a Palazzo Cesaroni il 6 marzo, organizzato dal Consiglio regionale umbro.