In più di mille persone ieri sera al Palacongressi per la presentazione del libro di Matteo Renzi, “Fuori!”. Atmosfera a metà strada tra la serata in cui si candidò a sindaco, ormai due anni fa, e la convention dei rottamatori. Cassette di legno sul palco, “perché la politica è alla frutta” e spezzoni video a prendere in giro la politica. Quella vecchia, da cui Renzi si vuole tirare “Fuori”.
ROCKSTAR. La location della presentazione ufficiale del libro (la prima di un tour in tutta Italia) non è stata scelta a caso: è il luogo da cui è partita la corsa alla poltrona di primo cittadino. Stavolta però niente comizi, niente podio, ma un microfono ad archetto da rockstar e una panchina in stile rottamatori, quella dove si siede “la generazione che aspetta”. Sparsi in mezzo al pubblico tutti gli assessori e molti consiglieri di diversi ordini, il vicesindaco Dario Nardella è in prima fila, assieme alla moglie del sindaco Agnese ed Eugenio Giani. Nelle prime file molte facce note, tra cui quelle della lista Facce Nuove a Palazzo Vecchio, ma anche conti e nobili fiorentini.
ARCORE’S NIGHT. Lo stile ormai è rodato, alle parole del sindaco, che torna ancora una volta a parlare di rottamazione (“non vogliamo demolire la nostra storia, vogliamo proteggere il nostro futuro”), si alternano brevi video. Da ridere e far riflettere. E se l’unico commento all’incursione ad Arcore è un musical intitolato “Arcore’s night”, sui commenti che ne sono venuti dopo dal proprio partito Renzi usa la stessa misura: e sbugiarda il segretario Pd Pierluigi Bersani mostrando il video in cui dichiarava che per trovare una soluzione ai problemi del paese sarebbe andato anche a casa del Cavaliere. “C’è bisogno di idee forti, non di apparati forti”, ribadisce il sindaco. E all’uscita si ferma ad autografare libri, venduti solo a sipario calato, per mantenere la suspence sui contenuti più a lungo.