Da oggi la Sala della Miniatura di Palazzo Vecchio si chiama “Sala di Firenze Capitale”. L’ordine del giorno che delinea il nuovo assetto è stato varato ieri dal consiglio comunale e presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente Eugenio Giani.
FESTEGGIAMENTI. Nello stesso ordine del giorno si ricorda che l’inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario di Firenze Capitale cominceranno già il 15 settembre 2014, quando ricorreranno i 150 anni dalla sottoscrizione delle Convenzione di Parigi, con la quale l’Italia e la Francia definirono formalmente l’intento di trasferire la capitale da Torino a Firenze per ragioni strategiche, così che, aspettando la liberazione di Roma, fosse possibile avere nel centro Italia una capitale che potesse essere un miglior punto di riferimento logistico e di trasferimento da ogni parte del Nuovo Regno d’Italia.
LA SALA. “Era importante – ha detto Giani – in vista del 150° anniversario di Firenze Capitale, provvedere a individuare uno spazio in Palazzo Vecchio da dedicare in modo permanente a tale ricorrenza storica. Da oggi la Sala della Miniatura non solo cambierà nome, ma a breve vi verrà collocato il restauro del ‘Ritratto equestre di Giuseppe Garibaldi’ di Giuseppe Ademollo restaurato dal Rotary Club Area Mediecea. L’obiettivo è chiaramente quello di valorizzare e rendere omogeneo l’allestimento della sala, richiamando un periodo di grande valore politico e culturale nella storia della città e della nazione”. Il presidente del consiglio comunale, inoltre, ha ricordato che nella sala è già presente il quadro di Vincenzo Giacomelli che riproduce l’inaugurazione del monumento a Dante in piazza Santa Croce, avvenuta il 14 maggio 1865. Verranno poi collocate nella Sala di Firenze Capitale le riproduzioni di alcune stampe satiriche del periodo di Firenze Capitale, ora appartenenti ai musei del Comune di Firenze.