venerdì, 22 Novembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaLA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA...

LA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA DEL VOLONTARIATO

Solo posti in piedi nella serata dedicata al volontariato. Si è svolta mercoledì 4 al Circolo Boncinelli di via di Ripoli la cena per la raccolta fondi per l’acquisto di un defibrillatore.

-

- Pubblicità -

In occasione della festa del volontariato che si svolgerà domenica 8 in via di Ripoli e via Webb, i commercianti si sono ritrovati per festeggiare: “Mi fa molto piacere dare valore all’impegno di questi commercianti”, dichiara il presidente del quartiere 3 Alfredo Esposito.

La cena di beneficenza è il primo appuntamento della tre giorni dedicata alla festa del volontariato, che è arrivata alla sua terza edizione, ed è organizzata dall’associazione Lo Scarabeo,  un’associazione di commercianti che si dà tanto da fare per il nostro territorio. La cena di stasera è in collaborazione con l’Istituto Buontalenti che ha messo a disposizione sia per il servizio che per la cucina, tanti ragazzi e tante ragazze quindi  un’iniziativa di solidarietà a 360°.

- Pubblicità -

“Con il ricavato” – continua il presidente Esposito – “è stato acquistato un defibrillatore che verrà messo a disposizione della cittadinanza in uno dei punti strategici del nostro territorio. Sabato mattina poi ci sarà un seminario sul tema delle dipendenze all’interno dei locali della Misericordia di Badia a Ripoli e domenica tutta la giornata dedicata, con la chiusura di via di Ripoli e via Webb, alle associazioni di volontariato che avranno un momento per farsi conoscere dalla popolazione. Con queste associazioni il Quartiere lavora a stretto contatto, facciamo tantissime cose per la popolazione, tantissimi servizi e attività per le fasce più deboli” .

- Pubblicità -

Come è cambiata in questi tre anni la festa del volontariato? “Si è potenziata e rafforzata sempre di più, sono cresciute le adesioni ed è stata affinata anche da un punto di vista organizzativo. Accanto agli stand ci saranno anche intrattenimenti sportivi e attività per i più piccoli, ma anche momenti di dialogo tra le associazioni, con le istituzioni e con i cittadini. Quindi un arricchimento che va nella direzione di rafforzare le occasioni di visibilità per le associazioni e un modo per raccogliere fondi per sostenere le loro attività”.

Negli anni anche la risposta dei cittadini è cambiata: “La risposta dei cittadini è importante, ed è cresciuta negli anni sempre di più. Chiudere una strada di un quartiere come via di Ripoli, non è semplice, lo facciamo perché vogliamo che i cittadini abbiano un momento per vivere la strada in maniera diversa come luogo di aggregazione e di socializzazione, quindi se anche alle volte può sembrare un sacrificio per qualcuno, diventa invece una grande opportunità. Quindi facciamo anche un appello a tutti i cittadini e di tutta Gavinana che se vorranno godersi un momento di socialità a fini solidaristici, sono invitati a venire domenica alla terza edizione del volontariato di via di Ripoli e via Webb”

- Pubblicità -

I LOCALI DELLA MISERICORDIA DI BADIA A RIPOLI OSPITERANNO SABATO 6 APRILE UN SEMINARIO SULLE DIPENDENZE.

“I rischi legati alle dipendenze, è questo il tema che affronteremo in occasione del seminario di sabato mattina – dichiara Nicola Armentano Presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali– c’è la necessità di raccontare che a volte mettendo a rischio la nostra salute purtroppo non si pensa che si mette a rischio anche la salute degli altri. Purtroppo troppo spesso non si percepisce questo binomio fondamentale”.

Sostanze e comportamenti a rischio, quali azioni? È questo il tiolo scelto per il seminario che si terrà sabato 7 aprile nei locali della Misericordia di Badia a Ripoli dalle 9,30. “C’è la necessità di risvegliare il senso di responsabilità di ognuno – prosegue Armentano – far capire che la nostra vita è legata anche al contesto sociale che ci circonda, quindi quando uno fa un’azione deve pensare anche che la sua azione può andare a intercettare un’altra realtà e di conseguenza cagionare una conseguenza”.

L’età è fondamentale, e serve sempre di più abbassare il livello degli interlocutori per poter preparare adolescenti più responsabili: “L’idea è di raccontarla proprio a loro, attraverso l’esperienza di tante associazioni che sono già incanalate in un  percorso particolare: penso ad esempio alle dipendenze legate al gioco che mette in crisi anche la serenità familiare talvolta, ma penso anche all’associazione Guarnieri, all’associazione di Don Santoro (per le problematiche legate al gioco), e gli alcolisti anonimi per raccontare dal punto di vista di chi tutti i giorni combatte queste dipendenze quali sono gli effetti che determinano queste problematiche all’interno della società civile. Le Istituzioni non possono stare a guardare, dobbiamo raccontarle, dobbiamo informare, dobbiamo educare e soprattutto dobbiamo prevenire”. 

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -