martedì, 19 Novembre 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaLeopolda, 3 cose che ha...

Leopolda, 3 cose che ha detto Renzi

La Leopolda 2014 in pillole. Ecco cosa è venuto fuori dal “garage” di governo dopo l’appuntamento a Firenze. Tre punti del discorso finale di Matteo Renzi

-

- Pubblicità -

Un duello a distanza (Firenze-Roma) con la Cgil, un avviso alla vecchia guardia del partito e la guerra ai “gufi”. Dal palco della Leopolda 5, la prima “di governo”, Matteo Renzi in veste di presidente del Consiglio rispolvera, anche se non direttamente, il lietmotiv della “rottamazione”. Ecco il suo intervento finale in pillole.

1. Nel 2014 il posto fisso non c’è più

E' una risposta a distanza alla manifestazione della Cgil sabato a Roma, scesa in piazza a difesa dell’articolo 18. Secondo Renzi “il mondo è cambiato, il posto fisso non c'è più“. E sullo Statuto dei lavoratori rincara la dose con una metafora in pieno stile renziano: “Nel 2014 aggrapparsi ad una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un iPhone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. E' finita l'Italia del rullino”.

- Pubblicità -

E ancora: ” Siccome è cambiato tutto, la monogamia aziendale è in crisi, un partito di sinistra che fa: un dibattito ideologico sulla coperta di Linus o chi perde il posto di lavoro trova uno Stato che si prende carico di lui?”

2. Il ritorno della rottamazione

Dal palco della Leopolda, Renzi è tornato sul suo antico cavallo di battaglia: lo scontro con la vecchia guardia all’interno del Pd. I renziani, avverte, “non restituiremo un partito del 40% ai reduci che l'hanno lasciato al 25“. Poi una minaccia, non poi tanto velata, di una scissione: “non ho paura se si crea qualcosa di diverso a sinistra”.

- Pubblicità -

3. Contro i gufi

Renzi dichiara guerra anche a chi, tra politici, intellettuali e “euroburocrati” pensano che l'Italia “Non ce la farà e non vedono l'ora di vedere il nostro fallimento”. I gufi, si dice sicuro il premier, “al traguardo ci vedranno perché avremo la maglia rosa. Se il governo è una bicicletta che ci siamo andati a prendere, non è per scaldare una sedia ma per cambiare il Paese”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -