Una manifestazione dei commercianti a Firenze per chiedere più sicurezza. Troppe spaccate, troppi negozi vandalizzati, troppi furti. Ed è per questo che l’Associazione Borgognissanti ha organizzato la manifestazione che ha coinvolto anche i residenti e ha messo in evidenza il tema della sicurezza urbana. I manifestanti hanno sfilato per Borgo Ognissanti verso via Curtatone, scandendo slogan come “Vogliamo i fatti”, e “Vogliamo le regole, perché le rispettiamo”, oltre a fare rumore coi propri fischietti. “Visto che non sentiamo mai i fischietti dei vigili urbani, oggi sentirete i nostri”, affermano. La richiesta è quella di chiamare l’Esercito.
La manifestazione dei commercianti a Firenze: le dichiarazioni
Sulla manifestazione dei commercianti a Firenze ci sono state diverse reazioni. L’Associazione Borgognissanti è stata chiara. “Da ormai troppo tempo il problema della sicurezza sulla nostre strade è fuori controllo”, il commento. Tra spaccate notturne, spacciatori per le strade di giorno e di notte, molestie, minacce subite dai fiorentini quotidianamente sia residenti che commercianti il clima che si è innescato è di paura, viene spiegato. L’associazione ha chiesto al prefetto Francesca Ferrandino “che le nuove forze dell’Esercito italiano che sono arrivate in questi giorni siano impiegate prevalentemente al controllo delle nostre strade con un passaggio a piedi soprattutto in orario notturno dalle ore 20 alle ore 7″.
La posizione dell’assessora Albanese
Tra i presenti alla manifestazione dei commercianti a Firenze l’assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese. “Cercheremo di fare la nostra parte come sempre – ha detto Albanese -, con servizi aggiuntivi e con la possibilità di mettere steward e videosorveglianza. Il Comune fa la sua parte: ci manca la presenza del Governo e dello Stato in termini di agenti di forze dell’ordine, di divise per presidiare le strade”. A Firenze sono arrivati i primi militari e, secondo Albanese, si tratta di un primo risultato. Ma, è stato subito precisato, “non è abbastanza, non si possono lasciare soli i territori”.