“Firenze difende il lavoro”. È con questo slogan per la manifestazione di oggi a Firenze, in piazza Santa Croce, che in migliaia si sono ritrovati per la tutela del lavoro, in riferimento alla vertenza di Gkn di Campi Bisenzio con 422 lavoratori licenziati dalla proprietà inglese di Melrose.
Manifestazione di oggi (19 luglio) a Firenze: è sciopero generale
“Siamo tutti Gkn” e “Sciopero generale, insorgiamo!”, alcuni degli striscioni esposti durante la mattinata. Tantissime le istituzioni presenti oltre ai sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato la manifestazione. Tra i presenti anche il segretario nazionale di Sinistra Italia Nicola Fratoianni, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, la bandiera della Fiorentina Giancarlo Antognoni, che non ha voluto far mancare il suo appoggio a questa delicata situazione e anche l’ex presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, oltre a numerosi consiglieri regionali.
L’appello per un Comitato di Sostegno alla lotta dei lavoratori GKN Driveline di Campi Bisenzio lanciato proprio da Enrico Rossi, Claudio Martini e Vannino Chiti ha già raggiunto oltre mille firme: https://appellogkn.it/
La scorsa settimana la riunione con gli esponenti del Governo
GOVERNO – La scorsa settimana la riunione con gli esponenti del Governo – la viceministra Alessandra Todde – non è andata a buon fine perché la proprietà non si è presentata direttamente, rendendo così impossibile avviare una trattativa per salvare i lavoratori. Oggi il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha così chiesto l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi “perché se questa vicenda della Gkn passa indolore con i licenziamenti confermati si può creare un pericolosissimo precedente sui comportamenti dei fondi finanziari che hanno il controllo di importanti gruppi industriali”. Per il sindaco la risposta in piazza Santa Croce è stata forte. Nardella ha anche sottolineato la difficoltà della trattativa con i proprietari proprio perché “si nascondono dietro un filtro che è costituito perlopiù di avvocati”.
Anche Giani dalla parte dei lavoratori
DIGNITA’ – Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani chiede giustizia e dignità per i dipendenti, promettendo di voler fare di tutto pur di evitare i licenziamenti. In questo momento, ha detto, “tutti i lavoratori della Toscana si sono sentiti offesi dall’arroganza di un comportamento che ha portato, con una mail, a saltare tutte le regole del lavoro”. I sindacati hanno chiesto il ritiro immediato dei licenziamenti ma anche il cambio delle leggi, in modo che non si ripeta una situazione del genere. La partita di certo, nonostante la decisione della proprietà, è più che mai aperta.