martedì, 19 Novembre 2024
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Migranti in Toscana, situazione sempre più delicata

Sull'arrivo dei migranti in Toscana il presidente della Regione Giani ha detto che “se ci si aiuta nell'accoglienza diffusa in Toscana c'è spazio per tutti”. Le parole di Nardella

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La situazione dei migranti in Toscana è sempre più delicata e tra le istituzioni qualcuno inizia a essere preoccupato. Continuano infatti gli sbarchi e anche stamani la nave di Emergency Life Support con 35 migranti a bordo, soccorsi il 29 aprile nella zona Sar maltese, ha fatto il suo ingresso nella rada del porto di Livorno. La Prefettura ha chiesto ai gestori dell’accoglienza di mettere a disposizione non solo immobili ma pure giardini, prati, terreni. Questo significa che il problema c’è.

Le riflessioni della Regione sui migranti in Toscana

Secondo l’assessore regionale all’immigrazione Stefano Ciuoffo la situazione migranti in Toscana è sotto controllo e in regione “siamo in condizione di fare accoglienza”. Non con le tende ma “con immobili privati, alberghi o caserme, dove accompagnare i migranti ad personam con l’aiuto del terzo settore”. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha osservato che “se ci si aiuta nell’accoglienza diffusa in Toscana c’è spazio per tutti”.

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La preoccupazione del sindaco Dario Nardella

Sull’emergenza migranti in Toscana uno dei più preoccupati è il sindaco di Firenze Dario Nardella. Che da un lato si è scagliato contro il governo (Nardella aveva parlato anche della protezione migranti). E dall’altro ha fatto emergere le difficoltà che ci sono attualmente. Sul governo Nardella ha ricordato che il governo diceva prima di chiudere i porti e poi ha fatto i decreti flussi perché vanno accolti i migranti. Una strategia che, per il primo cittadino, non ha pagato. E sulle tende: “Il rischio delle tende c’è – ha spiegato -. Non lo dico io ma la Prefettura e il messaggio che diamo, mettendo le tende, è di vera emergenza sociale. Noi finora abbiamo detto che la soluzione non sono le tende”. Secondo Nardella è necessario “trovare le strutture e raccogliere le risorse per predisporle. Le nostre città sono arrivate a un punto di saturazione con le strutture di accoglienza di migranti”.

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