Il Montecarla, storico locale notturno di Firenze, è stato chiuso. Definitivamente. Troppo spaccio di droga (e quindi poca sicurezza) dentro le sale del club in via de’ Bardi nella zona di San Niccolò: un ultimo episodio che segue una lista lunga ed è per questo che la decisione del Comune è stata quella di revocare la licenza.
La chiusura del Montecarla a Firenze: perché è stato chiuso il locale
Alla fine il Comune ha scelto di revocare la licenza. E così il Montecarla, a Firenze, resterà chiuso: questo accade dopo anni di chiusure forzate in via temporanea del locale, controlli, segnalazioni dei residenti, clienti ‘presi’ con sostanze tossiche. In ordine di tempo lo scorso 29 agosto aveva già avuto una sospensione. Poi nel luglio scorso e così se si torna indietro nel tempo. “C’è un problema di sicurezza”, è stato spiegato.
La mancata sicurezza del Montecarla deriva dal fatto che fosse considerato un luogo dove trovare droga. Un paio di mesi fa erano stati scoperti due uomini con della cocaina, erano stati trovati grammi di stupefacenti sui divani. Per tutti questi motivi la direzione attività economiche del Comune di Firenze ha deciso: il Montecarla rimarrà chiuso. E stavolta si tratta della fine definitiva. D’altronde la lista di attività illecite era lunga: nel 2018 addirittura era stata molestata in bagno una ragazza mentre festeggiava il compleanno. Anche in questo caso si era fatto il pieno di droga. Ora non accadrà più. Al Montecarla trascorse l’ultima notte anche Ashley Olsen, la statunitense che venne uccisa nel 2016 dal pierre senegalese Chelkh Diaw.
Le parole dell’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese
L’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese, in riferimento alla chiusura del Montecarla in città (qui la nota del Comune sulla vicenda), ha detto che si tratta di un provvedimento forte ma necessario che va nella direzione giusta, quella della legalità. Albanese ha ricordato che la polizia municipale è quotidianamente impegnata in un faticoso lavoro di presidio e di controllo del territorio, affinché possa essere garantita al meglio la sicurezza urbana dei nostri cittadini. Secondo Albanese “violazioni così gravi devono avere risposte nette e chiare”.