martedì, 19 Novembre 2024
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Note in ospedale: al Meyer arriva l’Armadio della Musica

I piccoli pazienti del Meyer potranno, adesso, prendere lezioni di musica e partecipare a laboratori di costruzione di oggetti sonori e piccoli strumenti musicali, grazie agli insegnamenti dei musicisti qualificati dell'Athenaeum Musicale.

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Al Meyer arriva una bella novità: un armadio rosso, gigante. Da questo, come da una sorta di cilindro magico, fuoriescono tantissimi strumenti musicali, che saranno messi a disposizione del bambini-pazienti del reparto di Oncoematologia dell’ospedale pediatrico. Il soggiorno in ospedale, in questo modo, acquisisce anche i connotati positivi di un’esperienza culturale e formativa, una possibilità per apprendere qualcosa di nuovo o, semplicemente, un modo per mantenere attive le proprie consuetudini anche durante i periodi di ricovero.

ARMADIO DELLA MUSICA. L’idea si inserisce all’interno del più ampio progetto di “Musica al Meyer”, che va avanti da più di 12 anni: è stato possibile acquistare i tanti strumenti contenuti nell’Armadio grazie al contributo ingente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Il progetto “Armadio della Musica” prevede la presenza quotidiana di un gruppo di musicisti “in corsia”, provenienti e diretti dall’Athenaeum Musicale, affiancati ovviamente dal personale sanitario sia nelle aree di degenza, sia negli ambulatori che nei luoghi comuni dell’ospedale. L’aiuto rivelante che porteranno questi musicisti, tuttavia, sarà decisivo soprattutto nei momenti più critici e stressanti: infatti, questi potranno portare sollievo psicologico ai bambini anche nei momenti di prelievi, medicazioni, nelle fasi precedenti e successive agli interventi chirurgici e durante le terapie e le indagini radiologiche. Il loro interagire con i piccoli pazienti e con i loro familiari servirà, oltretutto, anche a migliorare la qualità sia dell’accoglienza che della permanenza all’interno della struttura.

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PONTE VERSO L’ESTERNO. Alessandro Perondi, presidente della cooperativa Athenaeum Musicale e responsabile del progetto Musica in Corsia al Meyer, spiega cosa comporterà di fatto la messa in pratica di questo progetto: “I bambini e i ragazzi del reparto vivono, a più riprese, durante i cicli di cura, periodi dolorosi di separazione, reale e psicologica, dal loro mondo di affetti, impegni e relazioni. Dare loro la possibilità di avvicinarsi alla musica e imparare uno strumento vuol dire fornire loro un progetto a lungo termine e impegnarli in un’attività di grande valore formativo, ricreando così un vero ponte verso l’esterno e verso il futuro. Vuol dire anche, però, trasformare l’immagine stessa dell’ospedale e del reparto di Oncoematologia, attenuando notevolmente l’impatto negativo e la percezione stessa di luogo di malattia e di dolore”.

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