Un’insolita conferenza stampa quella tenuta oggi all’ombra del David in Piazza della Signoria dai rappresentanti del Comitato Vivere Novoli. “Abbiamo scelto il capolavoro di Michelangelo perché è il simbolo della vittoria dell’intelletto sulla forza fisica – spiega Paolo Caldesi – Noi cittadini siamo convinti che la ricchezza delle nostre idee sia più forte di qualsiasi altra forma di protesta. Per questo oggi consegneremo ai nostri amministrotori il “manifesto” per la riqualificazione urbana di San Donato”.
LA FORZA DELLE IDEE. E sono in effetti le idee che fanno la forza di questo quartiere e di coloro che abitano le sue zone: l’isolato di San Donato, Villaggio Forlanini, Via di Novoli e Viale Guidoni. Per combattere il degrado a colpi d’idee e, quando è possibile, con la loro realizzazione.
“GLI ABITANTI DEVONO ESSERE ASCOLTATI”. “In questa fase di discussione della legge regionale sul “cinema” è necessario riflettere sulla vivibilità delle nostre città e, quindi su ciò che in esse è possibile fare anche per garantirne la sostenibilità economica, ambientale e sociale. Sul modello che abbiamo disegnato anche i cinema devono avere il loro spazio in ogni quartiere ed essere realizzati utilizzando il criterio della densità della popolazione, perché è il diritto di scelta degli abitanti che deve essere tutelato, non il mero interesse commerciale”.
“L’ALTERNATIVA? IL DEGRADO”. Secondo il comitato il complesso del Multiplex rappresenterebbe quindi un potenziale valore per il quartiere, a condizione, però, di saperne sfruttare la struttura. I membri del comitato immaginano spazi di aggregazione e di svago, una ludoteca, negozi e addirittura un mercato. Qualcosa, insomma, che contribuisca alla vivibilità della zona e che non costringa i suoi abitanti a continui spostamenti in auto, anche solo per raggiungere il cinema più vicino. L’alternativa? Degrado e prostituzione, lungo quelle strade che la sera appaiono completamente deserte.
IL QUARTIERE CHE VIVE. Da queste idee in particolare si sviluppa l’intero manifesto presentato oggi al sindaco e ai presidenti di Provincia e Regione, il cui principio guida, snodandosi tra ambiente ed edilizia, vivibilità e sostenibilità, è quello di permettere ad ogni quartiere di “vivere in se stesso”.
La versione completa del “Manifesto per San Donato” è consultabile a questo link.