Il 6 febbraio a Roma si tornerà a parlare del masterplan per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze e forse sarà la volta buona. La risposta finale per il progetto di sviluppo era attesa il 29 gennaio, in occasione del terzo incontro della Conferenza dei servizi, che però è stata rinviata di 7 giorni.
Il motivo? Manca ancora il parere formale del Ministero per i beni e le attività culturali sulle prescrizioni di compensazione ambientale e paesaggistica. Va avanti quindi il tira e molla tra il governo e gli enti locali sulla questione dello scalo fiorentino.
Nardella: “Valutiamo azioni legali”
Duro il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha detto di esser pronto a ricorrere alle vie legali se la Conferenza dei servizi sarà nuovamente rinviata, visto che “la delegazione del ministero ha dichiarato di aver concluso l’istruttoria e di non aver individuato elementi ostativi sul progetto”. Di fatto manca solo il via libera formale del ministro Alberto Bonisoli.
“Sto prendendo in esame, con i miei uffici, qualunque tipo di azione legale con varie ipotesi di reato: dal danno all'erario fino a reati penali per abuso di ufficio – ha commentato Nardella – un ennesimo ingiustificato rinvio sarebbe un fatto di una gravità madornale“”.