Sono stati 5.000 i progetti arrivati per il contest volto a trovare un nuovo logo per la città di Firenze. Il logo vincitore non sarà “messo in campo” al posto dell’amato giglio rosso, ma lo affiancherà, per promuovere la città a livello di turismo e merchandising. Dopo la presentazione di oggi, si avvierà una campagna di diffusione per farlo conoscere, utilizzando tutte le declinazioni in cui sarà possibile sfruttarlo (volantini, mappe, gadget, ecc…).
I PARTECIPANTI. Designer, grafici, creativi, artisti, singoli o società, hanno avuto la possibilità di farsi avanti, provando a proporre la loro idea di Firenze. Dal 30 luglio, data d’inizio del contest, l’iniziativa ha avuto un gran successo: sono stati oltre 5.000 i progetti arrivati tra le mani della giuria, di cui la maggior parte proveniva dall’Italia, anche se non sono mancate idee da posti quasi impensabili (come l’isola di Tonga, l’Islanda e Hong Kong). La giuria era composta da Maurizio Boldrini, giornalista professionista; Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza; Stefano Rolando, professore di Politiche Pubbliche per le Comunicazioni e Teoria e Tecniche della Comunicazione Pubblica alla IULM di Milano; Luca Verzichelli, preside della facoltà di Scienze Politiche di Siena; Francesca Tosi, professore ordinario di Disegno Industriale presso la facoltà fiorentina di Architettura; Walter Sardonini, responsabile di progettazione grafica e comunicazione visiva per Social Design; Carlo Ceccarelli, esperto di Comunicazione; Riccardo Ventrella, responsabile Comunicazione e Innovazione della Fondazione Teatro Pergola; Giovanni Carta, giornalista professionista.
VINCITORE. Dei 30 finalisti, i cui lavori saranno inseriti in un albo ufficiale, vincitore è stato scelto il logo di Fabio Chiantini, un professionista già affermato nel settore che ha presentato un’idea diversa da tutte le altre. Chiantini, infatti, ha lasciato perdere i simboli “stereotipati” di Firenze, uscendo dagli schemi e ponendo al centro del suo lavoro la semplicità. Il suo logo non si distacca dalla tradizione culturale fiorentina, con la quale anzi mantiene uno stretto legame, ma lo scrivere il nome della città in 4 delle lingue più parlate al mondo richiama una visione mondiale di Firenze, che la rende quella “città aperta” che tanto era amata dall’ex sindaco La Pira. Chiantini ha lasciato ad altri simboli e icone, che già il capoluogo fiorentino esporta in tutto al mondo (basti pensare al David di Michelangelo, scelto anche per l’Expo 2015), e si è concentrato sulla semplicità ed efficacia della parola. L’iniziativa del brand ben si sposa con i prodotti di artigianato artistico che, a breve, avranno impressa l’idea di Chiantini.