Per il nuovo stadio di Firenze sarà un agosto decisivo. Lo studio Arup, che ha vinto il concorso internazionale per il restyling dell’Artemio Franchi, ha presentato i progetti sia per l’impianto sportivo che per la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte (qui la nota del Comune). Adesso la palla passa alla Fiorentina. E i tempi sono stretti: per usufruire dei fondi del Pnrr serve iniziare i lavori entro fine 2023 e terminarli entro il 2026.
Cosa deciderà la Fiorentina sul nuovo stadio di Firenze
Agosto sarà il mese del ritorno del presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Il patron dovrà prendere delle decisioni importanti sul nuovo stadio di Firenze. Intanto capire dove far giocare la squadra. Le opzioni sono due: restare all’interno del Franchi con i lavori in corso e una capienza limitata oppure traslocare nella vicina Empoli, potendo contare su Reggio Emilia in caso di qualificazione alle coppe europee. Entrambe le opzioni hanno pro e contro: giocare al Franchi permetterà alla squadra di sentire il calore del pubblico, seppur inferiore rispetto al normale, ma il rischio è l’allungamento dei tempi dei lavori. Traslocare a Empoli vorrebbe dire privare ai fiorentini della Fiorentina anche se limitatamente alle stazioni 2024-2025 e 2025-26.
I costi del nuovo stadio Franchi
I lavori di ristrutturazione costano circa 200 milioni e sono gestiti dal Comune di Firenze. Ma è naturale che la Fiorentina dovrà mettere bocca anche sulla gestione del nuovo stadio di Firenze, sia per le aree commerciali che per aspetti organizzativi. Intanto Commisso è chiamato a sciogliere il nodo sulla sede e, in attesa del progetto esecutivo dello studio Arup, dovrà parlare con il Comune per far capire quelle che sono le intenzioni. È vero che Arup è ancora al progetto preliminare. Ma i tempi sono stretti e Commisso, che intanto sta seguendo i lavori per il nuovo centro sportivo a Bagno a Ripoli, lo sa bene. Fast, fast, fast: sul nuovo stadio di Firenze serve rapidità di esecuzione.