Il Senato ha approvato ieri il ddl che introduce il reato di omicidio stradale. E da Firenze, città da cui tutto è partito, non si sono fatte attendere le prime reazioni.
Nardella
A cominciare da quella del sindaco Dario Nardella: “L'omicidio stradale è realtà. Dopo anni di rinvii e tentennamenti, adesso chi guida ubriaco o drogato verrà punito con pene severe come mai accaduto prima d'ora. Sono orgoglioso che questa legge di giustizia e buon senso sia germogliata a Firenze, con l'associazione intitolata a Lorenzo Guarnieri, vittima a nemmeno 18 anni, e grazie alla sensibilità dell'allora sindaco Matteo Renzi, primo firmatario di una proposta di legge di iniziativa popolare che chiedeva di introdurre questa nuova fattispecie di reato”: queste le parole del sindaco.
“Ringrazio il premier Renzi e il sottosegretario Luca Lotti, che ha preso a cuore questa proposta di legge, e abbraccio Stefano e Stefania Guarnieri, da anni fermi e composti al nostro fianco in questa battaglia. La loro vittoria – ha concluso Nardella – è la vittoria di Lorenzo, di tutte le vittime, e la nostra”.
Giani
“La notizia che il Senato ha definitivamente approvato la legge sull’omicidio stradale è una bellissima notizia”: questo il commento del presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani. “Il Consiglio si era, nel suo piccolo, già impegnato in questo senso – aggiunge Giani – approvando una mozione. L’impegno con il quale noi e questo governo si è dedicato alla questione è dovuto alle famiglie delle tante vittime della strada. Oggi un altro e decisivo passo è stato fatto”.