Ad organizzare la festa per il tricolore, come ogni anno, i 15 Rotary club dell’area medicea, l’assessorato all’educazione, la legione carabinieri di Firenze, i Rotaract e l’Interact. Il nome dell’evento sarà “Giornata dell’Unità nazionale,della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.
PROGRAMMA. La “festa” inizierà alle 9.30, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. La cerimonia si aprirà con gli onori alle bandiere e con i saluti istituzionali, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore all’educazione Cristina Giachi e del generale Alberto Mosca, comandante della legione carabinieri Toscana. Seguiranno una breve relazione storica e la premiazione del concorso (indetto dall’assessorato all’educazione, dal Rotary Club dell’Area Medicea e dagli altri partner dell’evento) riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Firenze sul tema ‘Il Tricolore: il simbolo, la storia’. Il vincitore avrà in premio un viaggio di un giorno a Roma, organizzato dai Rotary Club dell’area medicea, con accompagnamento e visita guidata al Quirinale ed agli altri luoghi della memoria del Tricolore. Agli alunni delle scuole primarie fiorentine verrà invece consegnato un kit per la costruzione del gioco “Il Memory del Tricolore” ed una copia della Costituzione.
Infine, a ciascuna delle tre scuole verrà donato un rilevante contributo di materiale didattico: un pancale di risme di carta da fotocopie.
La mattinata si concluderà, intorno alle ore 12.00, con l’esibizione della fanfara dei Carabinieri, presso piazza della Signoria.
STORIA. Il Tricolore nacque il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia. L’abbinamento di verde, bianco e rosso venne proposto dal “cittadino deputato” Giuseppe Compagnoni, di Lugo di Romagna, e da quel momento in poi avrebbe identificato l’embrione del primo Stato italiano: la Repubblica Cispadana. Nel gennaio del 1997, quando lo stendardo celebrò i duecento anni di vita, venne così istituita la ‘Giornata nazionale della bandiera’.
GIACHI. «Il Tricolore è simbolo dell’unità e della libertà dell’Italia, da affidare alle nuove generazioni – ha sottolineato l’assessore Cristina Giachi – feste come questa, anche con il loro armamentario di retorica, sono il momento nel quale molti ragazzi familiarizzano la prima volta con gli eventi fondativi della vita del Paese. Sono innanzitutto occasioni educative, ecco perché i protagonisti di lunedì saranno i giovani delle nostre scuole. Attraverso di esse ognuno di loro, se accompagnato con intelligenza in questo percorso, può imparare come l’identità italiana sia attraversata da tensioni profonde ma che ci sono dei valori sui quali ci riconosciamo e che proprio su questi valori possiamo fondare con certezza il nostro futuro di popolo e di Paese».