venerdì, 22 Novembre 2024
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Pd, il nodo delle primarie per il sindaco di Firenze

Sul fare o meno le primarie per il sindaco di Firenze ci sono incertezze. In campo sembrano esserci Monia Monni, Sara Funaro, Cecilia Del Re, Rosa Maria Di Giorgi

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Le primarie per il candidato sindaco a Firenze si faranno o no nell’area Pd? Mentre, a sorpresa, Forza Italia apre a questo scenario nel centrodestra con le dichiarazioni di Marco Stella, all’interno dei dem ci si interroga se davvero le primarie siano il modo migliore per scegliere il profilo giusto in vista delle elezioni comunali 2024. Persone come Cecilia Del Re, l’ex assessora defenestrata da Dario Nardella, e Rosa Maria Di Giorgi non hanno dubbi: sì alle primarie.

Primarie per il candidati sindaco di Firenze: la posizione di Nardella

Sulle primarie per il sindaco a Firenze l’attuale primo cittadino Dario Nardella risponde così: “Ce ne sono tanti di nomi, ne sono usciti tanti e probabilmente ne usciranno tanti altri, ne abbiamo visti di tutti i tipi”, spiega. “Se ci sono le condizioni per arrivare ad una candidatura che sia largamente se non umanamente condivisa da tutto il popolo del Pd e dal gruppo dirigente, ben venga. Se non ci fossero, le primarie sono uno strumento da tenere in considerazione”. Anche il segretario dem toscano dice che “primarie ci sono sempre come strumento”.

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I candidati e le candidate

In attesa che venga presa un decisione sul fare o meno le primarie per sindaco di Firenze ci sono già diversi nomi pronti a lanciarsi. Oltre a Del Re, Di Giorgi, anche Monia Monni è stata tirata in ballo dal presidente della Regione Eugenio Giani. E non è un mistero che Nardella voglia indicare come suo successore Sara Funaro.

“Questo attestato di stima del presidente Giani mi fa piacere”, dice Monni a Rtv38. E sulle primarie: “Facciamole alla fine di un percorso, se prima non avremo trovato una sintesi”. Nel parlare del rapporto con il leader di Italia Viva Matteo Renzi – e anche su questo aspetto i dem si dovranno interrogare a livello di alleanze – Monni tira poi una frecciata a Nardella. “Renzi – dice – è moltissimo che non lo sento. Ma questo non mi porta ad avere sentimenti negativi come leggo in molti che, invece, hanno sfruttato le opportunità offerte da Renzi”.

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