domenica, 22 Dicembre 2024
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Prodotti mantovani in piazza Repubblica per sostenere i terremotati

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Domani al consueto“Mercatale di Firenze” del giovedì in piazza della Repubblica ci saranno tutti prodotti dell’Oltrepò mantovano, zona duramente colpita dal sisma di due mesi fa. Un’ “edizione straordinaria” del tradizionale mercatino all’insegna della solidarietà, organizzata dal Comune di Firenze in collaborazione con il Consorzio agrituristico mantovano “Verdi terre d’acqua”.

 

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L’INIZIATIVA. Parmigiano, ortaggi e non solo: sono tanti e diversi i prodotti di 10 aziende agricole del mantovano che si potranno trovare domani, dalle 9 alle 20, tra i banchi del Mercatale. Tante anche le particolarità locali: mostarde di mela e pera, salumi, ortaggi, formaggi, vino lambrusco, miele, riso e aceto balsamico, tutti provenienti dalle zone terremotate di Bondeno di Gonzaga, Quistello, San Giacomo delle Segnate, Ostiglia e Felonica. Anche questa zona, come larga parte dell’Emilia, è stata gravemente colpita dal sisma e le conseguenze a livello economico si stanno facendo sentire. Controradio domani sarà in diretta radiofonica da piazza della Repubblica dalle 9.30 alle 10.30, presentando i prodotti offerti ed illustrando le situazioni di forte disagio che sta vivendo l’Oltrepò mantovano.

L’ASSESSORE BITI. “Partecipare al Mercatale di domani non solo permette ai fiorentini di conoscere e apprezzare le produzioni del mantovano, ma consentirà alla città di essere vicino ad una terra duramente colpita dal terremoto. E offriamo tutta la nostra disponibilità – sostiene l’assessore comunale all’Ambiente Caterina Biti– ad organizzare altre edizioni del Mercatale a sostegno dei produttori agricoli di altre zone ferite dal sisma”.

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NEL MANTOVANO. “La situazione delle nostre terre è drammatica. – spiega Marco Boschetti, presidente del Consorzio Verdi terre d’acqua – Abbiamo 350 aziende danneggiate, 104 chiese, interi centri storici. La nostra principale preoccupazione ora è quella di garantire opportunità alle nostre aziende agricole, di mantenere attivi i mercati contadini, di non disperdere un grande patrimonio economico e culturale. Per far conoscere i nostri prodotti abbiamo avviato queste iniziative in molte città italiane, dove presentiamo le conseguenze del terremoto e ci appelliamo alla solidarietà di un acquisto etico. E stiamo trovando grande solidarietà dalla società civile e dagli enti locali”.

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