Riordino delle province, si continua a discutere. Dopo la clamorosa protesta di Prato e del suo sindaco Cenni, ora ad alzare la voce, questa volta in “difesa” di Siena, sono le parlamentari senesi Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, e Susanna Cenni.
“PENALIZZATA”. “Non si capisce come mai Siena venga duramente penalizzata dal testo predisposto dal governo sul riordino delle province. La storia e la cultura della città, il suo tessuto economico e finanziario di rilevanza nazionale, la presenza di due prestigiose università, il numero di Comuni e l’incidenza complessiva della popolazione, sono alcuni dei fattori che andrebbero valutati con maggiore attenzione. La scelta operata dal governo appare miope anche alla luce della candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura per il 2019”: queste le parole delle due parlamentari.
BATTAGLIA. “Al di là delle forti perplessità sul profilo costituzionale del provvedimento sul quale attendiamo il pronunciamento degli organismi competenti, soprattutto alla luce di alcuni ‘recuperi’ dell’ultimo momento – proseguono le due parlamentari toscane – la mortificazione di Siena, frutto di una valutazione affidata a meri criteri matematici, appare davvero indigeribile. Siamo convinte che sia possibile correggere il provvedimento e per questo ci batteremo in Parlamento”.