La giunta regionale ha approvato ieri l’autorizzazione per la caccia allo storno in sedici nuovi comuni toscani. Ammontano ad ottantadue adesso i paesi della regione dove è possibile difendere le proprie colture dallo storno.
IL PROBLEMA. “Gli interventi di prevenzione messi in atto dalle province – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura e alla caccia Gianni Salvadori – non sono stati sufficienti a contenere le perdite di frutta, ortaggi, uva e olive compiute da questi volatili. Anche quest’anno, infatti, abbiamo purtroppo dovuto constatare un aumento degli attacchi alle coltivazioni di maggiore pregio”. Per questo motivo durante la stagione venatoria 2012-2013 sarà possibile cacciare lo storno in ottantadue comuni toscani, contro i sessantasei dell’anno precedente.
LA SOLUZIONE. Si autorizza quindi il prelievo in deroga dello storno per difendere le colture in atto. Questo sarà possibile solo nei comuni in cui è stato autorizzato e in preapertura, se approvata, e nel periodo dal 16 settembre al 16 dicembre, da appostamento e in prossimità di oliveti, vigneti e frutteti con frutto pendente.
CACCIARE ALTROVE. Nella giunta di ieri è sono state anche definite le modalità di accesso dei cacciatori toscani in ambiti di caccia diversi da quello di residenza. Questi possono acquistare un pacchetto di cinque giornate al costo di ventisei euro, da usufruire in un territorio di caccia diverso da quello di residenza. È necessaria la prenotazione per usufruire delle giornate acquistate. Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.regione.toscana.it/agricoltura/cacciapesca