Una Rete Psicologica Nazionale, pubblica e gratuita, come presidio permanente nei contesti quotidiani della vita: scuole, ospedali, luoghi di lavoro, impianti sportivi. È questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dalla campagna nazionale lanciata da Pubblica, ente del terzo settore, con l’ambizione di raccogliere 50mila firme per portare il testo in Parlamento.
Il progetto Rete Psicologica Nazionale ha ricevuto il sostegno della sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha incontrato oggi i promotori a Palazzo Vecchio e ha firmato la proposta, sottolineando l’urgenza di una risposta strutturale a un disagio psicologico sempre più diffuso.
Una proposta concreta per garantire il benessere mentale
Il testo della proposta è frutto di oltre tre anni di lavoro di un Comitato Scientifico composto da accademici, esperti dei servizi pubblici e professionisti del settore. Alla base, un’idea chiara: promuovere il benessere psicologico come diritto universale, contrastando l’attuale frammentarietà e scarsità dei servizi pubblici di psicologia.
La Rete Psicologica Nazionale si propone come strumento di prevenzione e inclusione, capace di intervenire prima che il disagio diventi emergenza o patologia. Secondo i promotori, un investimento pubblico adeguato ridurrebbe la pressione sul sistema sanitario, abbattendo i tempi delle liste di attesa.
Finanziamenti e copertura della Rete Psicologica Nazionale: oltre 3 miliardi all’anno dal 2026
La proposta prevede un investimento di oltre 3,3 miliardi di euro all’anno a partire dal 2026, coperti anche da fondi europei e PNRR, per garantire:
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l’assunzione di personale psicologico stabile nei servizi pubblici;
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la formazione specialistica retribuita;
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un Bonus Psicologo potenziato;
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la gestione della nuova Rete su scala nazionale.
La voce della campagna: “Il benessere psicologico è un diritto”
“Oggi lanciamo una proposta concreta”, ha dichiarato Francesco Maesano, coordinatore nazionale della campagna. “Vogliamo che il Parlamento discuta e approvi una legge che tuteli il benessere psicologico con fondi strutturali. Vivere in ambienti liberi da esclusione sociale, bullismo o stress non è un privilegio: è un diritto”.
Rete psicologica nazionale: il sostegno della sindaca di Firenze
La campagna può già contare su importanti adesioni. Tra le prime quella della sindaca di Firenze Sara Funaro, che ha definito l’iniziativa “centrale e necessaria”: “Dopo la pandemia abbiamo visto un aumento preoccupante dei disagi psicologici, soprattutto tra i giovani. La Regione Toscana ha fatto un primo passo con lo psicologo di base, ma servono misure nazionali. Diffondere questa proposta è fondamentale se vogliamo fare prevenzione reale”.