”Il 2012 sarà un anno difficile”. Il governatore Enrico Rossi, durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, non nega le incognite dei prossimi 12 mesi. ”Ma il bilancio è positivo”, rassicura. E sulle infrastrutture è ancora “avanti tutta”, aeroporto di Firenze compreso.
RIPARTENZA. Ad anno nuovo si riparte, annuncia Rossi. E si riparte attraverso una serie di incontri tra la Regione e varie realtà del territorio, dai sindacati alle imprese, dalle istituzioni politiche a quelle sociali, “per creare un clima di coesione, tirar fuori le energie migliori del territorio e anche proposte specifiche per invertire la marcia della recessione”. Gennaio sarà un mese decisivo, “è finito il tempo in cui si veniva in Regione a concertare per cercare di strappare una fetta di torta più larga – annuncia Rossi – adesso bisogna essere disposti a dare oltre che a chiedere. Vedremo quale sarà la risposta della Toscana”.
AEROPORTO. E la fine delle prolungate diatribe vale anche per l’aeroporto di Firenze, sottolinea il presidente della Regione. “L’Enac dovrà pronunciarsi sulla soluzione migliore per Peretola – spiega – poi spetterà al Consiglio regionale valutare e prendere una decisione”. Per quanto riguarda l’ingresso della Regione in Adf attraverso l’acquisto o l’affitto di quote societarie il governatore ammette di non aver ancora gettato la spugna. E sembra quasi un appello a chi, della società civile, detiene quelle quote.
INFRASTRUTTURE. Si va avanti anche su strade e autostrade, nonostante i tentennamenti incassati da parte del Ministero. “Con la finanziaria regionale – afferma Rossi – abbiamo sottoscritto un impegno importante per la realizzazione delle terze corsie autostradali (sull’A1 e sull’A11), per l’allargamento della Fi-Pi-Li e il rifacimento dell’Autopalio. Impegno che intendiamo portare a termine da qui a fine mandato”.
TRASPORTI. Entro il 2014, poi, dovrebbero arrivare 20 nuovi treni per sostituire carrozze ormai vetuste sulla rete ferroviaria regionale. Un ulteriore sforzo bisognerà farlo per il trasporto pubblico su gomma: “da qui l’aumento dell’addizionale Irpef per chi dichiara più di 75mila euro annui, da cui ci aspettiamo di ricavare 11 milioni di euro l’anno da dedicare proprio al Tpl”.
LAVORO. Spinoso il capitolo del lavoro. “In base alle stime di Confindustria – spiega il presidente – il 2012 porterà via 800mila posti di lavoro, il che potrebbe significare fino a 60mila posti in meno in Toscana”. Di fronte a una cifra del genere anche i 1.200 posti generati dai nuovi investimenti di capitale straniero nel Granducato sembrano scomparire. “Le liberalizzazioni vanno bene – commenta Rossi – ma non bastano, bisogna fare di più, anche sul piano del credito”.
SANITA’. Continuerà la stretta sulla sanità, un rigore che il presidente della Giunta vorrebbe esportare anche al di fuori dei confini toscani. “Mi farò promotore a livello nazionale affinché la certificazione dei bilanci delle aziende sanitarie diventi obbligatoria”.
BILANCIO. “Qualche segno di ripresa c’è stato”, dichiara Rossi tracciando il bilancio del 2011. Bene il manifatturiero, per il resto “siamo stati coerenti con le aspettative – aggiunge – anzi, considerando la riduzione catastrofica delle nostre possibilità di spesa (quasi un quarto in meno rispetto al 2010), abbiamo fatto anche di più del previsto”.
COSTI E POLITICA. Per di più l’anno si chiude con l’approvazione in extremis del limite a 40 consiglieri regionali e dello stop ai vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Sulla tenuta di questa maggioranza regionale, invece, Rossi non ha dubbi. “Al netto di eventi straordinari e imperscrutabili – conclude – la continuità è assicurata. Anche all’interno della Giunta”.