Tendone bianco addio. Dopo più di tre anni di permanenza in piazza San Lorenzo, i banchi di ortofrutta del Mercato centrale tornano all’interno della struttura, dove il vicesindaco Dario Nardella ha inaugurato la nuova isola verde. Si conclude così una fase di quel progetto di riqualifica e rivalorizzazione iniziata quando l’amministrazione comunale decise di restaurare il primo piano del mercato, trasferendo all’esterno i banchi di frutta e verdura. “
L’INAUGURAZIONE. Il Mercato centrale di San Lorenzo, patrimonio per la città, torna finalmente ad essere omogeneo – ha detto il vicesindaco Nardella – Raggruppando tutte le attività al coperto, si elimina quell’effetto ‘gruviera’ che vedeva aree interne abbandonate, oltre che facilitare cittadini e clienti nell’operazione della spesa: si tratta di un importante passo per la valorizzazione e il riassetto dell’area di San Lorenzo”.
LA STRUTTURA. Le sedici nuove postazioni sono suddivise in tre aree di vendita: la prima per dieci banchi e la seconda per due, ricavate dalla demolizione di strutture preesistenti; la terza area, con quattro banchi, è stata ricavata dalla messa a nuovo di due pescherie inutilizzate. I lavori, iniziati lo scorso 2 gennaio, sono costati 220mila euro e sono stati progettati e realizzati a cura dei servizi tecnici del Comune. Il tendone all’esterno verrà rimosso entro al prossima settimana. “Una volta smantellata la vecchia struttura – ha continuato il vicesindaco – si potrà procedere a riqualificare la piazza, che diventerà nuova area pedonale. Inoltre il compattatore verrà spostato e i cassonetti interrati”. Per quanto riguarda il primo piano dell’edificio, il vicesindaco ha ricordato che “A fine mese scadrà il bando per la gestione dell’area, che sarà un nuovo luogo dove promuovere la cultura e l’artigianato made in Florence”.
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LA FESTA E LA PROTESTA. La festa di inaugurazione è stata accompagnata, oltre che dalle note di Pietro Adragna, virtuoso della fisarmonica due volte campione del mondo, da attimi di contestazione all’arrivo del vicesindaco Nardella, da parte di alcuni pescivendoli del mercato. “Il sindaco ci fece tante promesse: non solo non sono state mantenute, ma abbiamo visto aumentare il suolo pubblico del 170%”, dice Claudio Parmigiani, operatore di una delle pescherie. “Ma i problemi sono altri – continua Claudio – il lavoro è calato e rischiamo di chiudere le nostre attività. I clienti non riescono a raggiungerci facilmente a causa della viabilità e dei parcheggi: quello sotterraneo è troppo caro e quello in superficie inesistente”.