A Scandicci, il più grande della provincia di Firenze, 50mila abitanti, nascono nuove piazze, si investe sulla moda e anche nel 2014 si brinderà all’anno nuovo in piazza.
In occasione dell’evento più importante dell’anno per la città (la Fiera di Scandicci) abbiamo incontrato il primo cittadino di Scandicci, Sandro Fallani, 42 anni, tre figli e un sogno per la città.
Una città che cambia. Scandicci non è più periferia?
Il concetto di periferia non esiste più, noi ci sentiamo parte di una grande Firenze, con cui la nostra area territoriale ha sempre dialogato.
Quali novità attendono Scandicci?
Il 7 gennaio apriranno i laboratori del Polimoda e 400 ragazzi da tutto il mondo – il 70 per cento degli iscritti alla scuola di moda sono stranieri – troverà una città accogliente che cambierà insieme a loro prendendo come stimolo proprio la loro presenza. Sull’asse della tramvia vogliamo sviluppare poi le nostre politiche culturali.
Una città che lavora. Come sta Scandicci?
È innegabile: anche qui a Scandicci si sentono gli effetti della crisi, come succede in tutta Italia e nel mondo. Rispetto a tanti altri territori italiani, Scandicci ha avuto la capacità di reagire al momento economico difficile mettendo al centro la formazione, il rapporto con il territorio e l’innovazione. Siamo stati trainati dalla grande moda che a Scandicci ha trovato terreno fertile e altri grandi marchi stanno arrivando sul nostro territorio.
Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani
Ha sempre puntato sulla partecipazione. Ci sono progetti?
In questi primi cento giorni di amministrazione tutta la giunta comunale è andata in mezzo alle persone, con una buona dose di coraggio: alla fine di luglio in piazza a Casellina; da metà settembre per tre settimane ho girato le scuole di Scandicci per incontrate le 3.600 famiglie che fanno studiare i loro figli qui.
Siamo stati a San Vicenzo a Torri prendendoci impegni per la viabilità; a fine settembre tutta la giunta è stata in piazza del mercato per distribuire volantini e spiegare ai cittadini il sistema tariffario di Scandicci, dalla Tasi all’Imu.
Il 2013 si è chiuso con un concerto in piazza della Resistenza, inimmaginabile fino a pochi anni fa. Come sindaco ha qualche sogno nel cassetto?
Anche quest’anno faremo un grande concerto in piazza per il 31 dicembre. Come primo cittadino il mio sogno è quello di restituire una delle perle di Scandicci, tutto il complesso della badia di Settimo, all’uso pubblico.