Lo scudo verde a Firenze non è ancora partito, il via ci sarà a primavera 2023. Eppure le polemiche non mancano. Stavolta a criticare il nuovo sistema per combattere l’inquinamento è stata la Cna che si è rivolta al Comune: da Palazzo Vecchio hanno risposto gli assessori alla mobilità e all’ambiente e transizione ecologica, rispettivamente Stefano Giorgetti e Andrea Giorgio.
Scudo verde a Firenze: cos’è
Intanto è giusto chiarire cos’è lo scudo verde a Firenze anche perché è la stessa Cna a sollevare la questione, sottolineando come questo strumento sia ancora poco conosciuto. Nelle intenzioni di Palazzo Vecchio e in generale di tutte le amministrazioni c’è la drastica riduzione del traffico e quindi dell’inquinamento. Lo scudo verde serve a questo: si tratta di 81 telecamere che creeranno una barriera all’ingresso della città, impedendo l’accesso ai mezzi più inquinanti. Ancora non è chiaro però le tipologie dei mezzi così come se ci sarà da pagare un eventuale ‘obolo’ per poter entrare in città. Di certo il problema traffico non è da sottovalutare: ogni giorno a Firenze ci sono oltre 250mila mezzi. Troppi.
Le critiche di Cna Firenze sullo scudo verde: “già in ritardo per la definizione delle regole”
Cna Firenze si è dimostrata critica e attraverso il presidente Giacomo Cioni ha fatto alcune osservazioni. Pur ammettendo che il traffico in città va assolutamente ridotto, dice Cioni, “siamo già in ritardo per la definizione delle regole e per le opere propedeutiche come i parcheggi visto che si parte a primavera. I pendolari dell’area metropolitana siano equiparati ai residenti negli step di entrata in vigore”. Cioni ha aggiunto che, turisti a parte, la città è animata quotidianamente da un flusso pendolare di studenti, lavoratori, dipendenti e imprenditori. “Considerarli un corpo estraneo alla città è visione miope”. Secondo Cna poi mancano parcheggi. Critiche anche sul cosiddetto ‘obolo’ che servirebbe per l’ingresso in città di alcuni mezzi.
La replica di Palazzo Vecchio
Il Comune ha voluto replicare, difendendo lo scudo verde a Firenze. Sia Giorgetti che Giorgio hanno affermato che “non ci sono ritardi” e che i lavori per la realizzazione delle porte telematiche inizieranno a breve per terminare entro primavera. “La disciplina che regolerà gli ingressi in città – è stato fatto notare – sarà il frutto di un confronto con i vari soggetti coinvolti, a partire dai sindaci dei comuni della Città metropolitana e dai rappresentanti delle categorie economiche. Non creeremo cittadini di serie A e serie B”.