Si avvicina la Leopolda 2013, che partità con una novità. L’appuntamento è a Firenze dal 25 al 27 ottobre prossimi.
LEOPOLDA. “Dopo il lancio della candidatura alla guida del PD, avvenuta sabato a Bari – scrive il sindaco Matteo Renzi nella sua e-news – c’è grande attesa per la quarta edizione della Stazione Leopolda, l’appuntamento ormai annuale di chi crede che si possa far politica con entusiasmo, parlando dei problemi e delle soluzioni e non limitandosi alle chiacchiere. Siete tutti invitati. Venerdì sera – annuncia Renzi – iniziamo con una novità. Non l’assemblea in plenaria, ma cento tavoli in platea, con 10 sedie per ogni tavolo: discuteremo per un paio d’ore di singole questioni con parlamentari, membri del Governo, esperti. Un moderatore-provocatore condurrà la discussione, seguita anche sui social network e alla fine il gruppo presenterà una cartella di proposte e idee specifiche sul singolo punto. Un confronto libero, assolutamente alla pari, tra chi è chiamato a decidere in Parlamento, nelle autonomie locali, nelle imprese e cittadini “normali” (non che i parlamentari siano anormali, s’intende) che interagiscono, propongono, criticano, sollecitano. Di cosa parleremo? Dai costi della politica alle qualità italiane, dal lavoro che non c’è alle crisi come Alitalia, dall’innovazione tecnologica alle città intelligenti, dalle piste ciclabili alla sanità pubblica, dalla scuola alla cultura, dal terzo settore al sovraffollamento delle carceri, dalla legge elettorale all’Europa. Per ciascuno di questi temi con un moderatore-provocatore di livello discuteremo a lungo insieme. Perché se c’è una caratteristica della Leopolda è che ciascuno di noi è chiamato a essere protagonista, non spettatore”.
FUTURO. “Sabato mattina invece riprenderà il format tradizionale. Quest’anno chiederemo ai partecipanti di scegliere un nome per il futuro, per il futuro dell’Italia e di una politica che ha bisogno di stare in mezzo alle persone, non chiusa nelle sale della rappresentanza. Gli interventi dureranno quattro minuti (il gong sarà impietoso) e saranno intervallati da alcuni momenti di approfondimento e dal richiamo a contributi video… speciali. Domenica chiuderemo alle 13 in punto, come sempre”, spiega ancora il sindaco.
AMNISTIA E INDULTO. Poi, nella sua e-news, Renzi tocca anche i temi di amnistia e indulto. “Le carceri – scrive – sono in una situazione disumana. Non affrontare questo tema è vergognoso. Ma non avere il coraggio di dire ciò che si pensa lo è altrettanto. Le forze politiche hanno scelto nel 2006, sette anni fa, di votare un provvedimento di clemenza, finalizzato a svuotare le carceri e rispondere all’appello di Giovanni Paolo II. Oggi, appena sette anni dopo, riterrei un clamoroso autogol riproporre nuovamente un provvedimento di emergenza. Se le carceri sono troppo piene, cerchiamo di capirne cause e possibili soluzioni, partendo dalla custodia cautelare, dalle misure alternative, dal modificare alcune leggi come la Giovanardi o la Bossi-Fini. Riformiamo, una volta per tutte, un sistema della giustizia che in questi vent’anni è stato citato in ballo solo per norme ad personam e che ha urgente bisogno di intervento, concreto e non ideologico. E, se serve, costruiamo più carceri, come è accaduto in tutto il resto d’Europa. Ma l’idea che siccome le carceri sono piene, le svuotiamo per la seconda volta in sette anni con un indulto è inaccettabile. Elimina la certezza del diritto, alimenta la sfiducia verso una classe politica che non può cercare soluzioni solo in emergenza, svuota le carceri senza assicurare ai territori – in primis ai Comuni – le risorse per affrontare la contestuale uscita di donne e uomini che meriterebbero di essere aiutati nel reinserimento. Per tutti questi motivi noi – che come Comune di Firenze facciamo molto sul carcere come ha più volte ricordato la vicesindaco Saccardi – facciamo ogni giorno tutto quello che dobbiamo e spesso tutto quello che possiamo per sopperire alle difficoltà dell’Amministrazione Penitenziaria. Ma se c’è da dire qualcosa, è giusto dirla. Anche se il fatto stesso di prendere questa posizione mi ha rovesciato addosso un diluvio di critiche”. “Mi è dispiaciuto – continua il sindaco – che qualcuno abbia letto in questa posizione un attacco al Quirinale. Il Presidente della Repubblica ha il diritto di inviare messaggi al Parlamento. Ma il dovere delle forze politiche è prendere sul serio ciò che il Presidente scrive. Io non credo che davanti alla fame di legalità che ha questo Paese si possa rispondere rinnovando l’indulto. Lo penso e lo dico. E’ il modo più corretto di ascoltare davvero il Presidente, che nel suo messaggio parla a lungo dell’emergenza carceraria e non solo di amnistia e indulto. Tra le altre cose il Presidente Napolitano sarà a Firenze mercoledì prossimo in occasione del congresso dell’ANCI e la nostra città – ne sono certo – lo accoglierà con l’affetto e la stima che sempre abbiamo riservato al Capo dello Stato”.
PRIMARIE. Renzi parla anche delle prossime primarie. “Per le primarie – che si terranno l’8 dicembre, lo ricordo – quest’anno non faremo un tour provincia per provincia come l’anno scorso – dice – Forse avremo meno appuntamenti, ma più legati a singoli temi di merito, di proposte. Da un discorso sul futuro dell’economia a Milano, parlando innanzitutto alla comunità imprenditoriale del Paese, all’inaugurazione di un circolo PD intitolato a Enrico Berlinguer a Cavriglia (Arezzo). Dalle proposte per il terzo settore che lanceremo in un’iniziativa ad hoc, alle idee sull’ambiente e la qualità italiana fino alla presentazione di una nostra proposta di legge elettorale che avverrà a metà novembre. Come sempre il vostro aiuto è per me prezioso. L’email è [email protected] E se le primarie dell’8 dicembre questa volta sono libere per tutti, senza alcun vincolo di preregistrazione, chi volesse iscriversi al PD per dare una mano può farlo fino – almeno – al 7 novembre. Ho però molto bisogno delle vostre idee, del vostro sostegno, della vostra amicizia. Questa non è la mia sfida, questa è la nostra sfida”.