giovedì, 26 Dicembre 2024
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Siena, fermati taccheggiatori. Refurtiva nascosta in borse di Lupin

Fermati quattro romeni e un albanese dopo aver messo a segno cinque colpi in pieno centro storico. Nascondevano le refurtiva in borse con l’immagine di Lupin.

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Lupin era evidentemente il loro eroe preferito. Una banda di taccheggiatori è stata fermata a Siena dopo aver portato via la merce da cinque negozi. Nascondevano gli articoli in due borse che raffiguravano il cartone Arsenio Lupin, il ladro ricercato dalla polizia di tutto il mondo ma che la faceva sempre franca. Loro invece si sono fatti beccare.

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LE RAPINE. Erano cinque, quattro romeni e un albanese di età compresa tra i diciannove e i ventisette anni, e si muovevano tutti insieme. Hanno commesso cinque furti in altrettanti negozi del centro storico, portando via capi d’abbigliamento e profumi, a cui hanno tolto i dispositivi antitaccheggio. Il valore dei furti ammonta a circa mille euro e nel bottino si contano quattro giubbotti di pelle, tre profumi, tre jeans e due maglie da uomo.

L’AGENTE. Ieri pomeriggio sono stati adocchiati per il loro atteggiamento sospetto da un agente fuori servizio che ha iniziato a seguirli, mentre si metteva in contratto con i colleghi della volante che era già in centro. Lungo il corso li ha visti entrare due per volta in alcuni negozi mentre uno, l’unico albanese del gruppo, si è allontanato verso Piazza Matteotti, dove gli altri agenti lo hanno subito rintracciato, all’altezza di via Tozzi, dove è stato controllato. 

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LA BORSA. Il ragazzo albanese aveva con sé una borsa con l’immagine di Lupin III, il cartone animato. Una volta perquisito, dentro la borsa sono stati trovati capi di abbigliamento e profumi. Inizialmente ha negato di averli rubati, poi però quando la polizia ha visto che gli oggetti erano stati un po’ danneggiati per togliere l’antitaccheggio, il giovane ventenne ha ammesso di averli presi insieme ai quattro complici. La polizia ha poi atteso i romeni dove avevano parcheggiato l’auto e lì sono stati tutti arrestati. 

L’ARRESTO. Tutti e 5, tre dei quali incensurati e due con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati accompagnati al carcere di Siena in attesa del giudizio di convalida dell’arresto e della successiva ‘direttissima’.

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