Le note della “Marsigliese”, l’inno francese, in apertura del consiglio comunale di Firenze e un minuto di silenzio in ricordo dei tragici fatti accaduti venerdì sera a Parigi.
palazzo medici riccardi
E’ quanto si è tenuto oggi a Firenze. La conferenza dei capogruppo, riunita dalla presidente del consiglio comunale Caterina Biti, ha deciso di iniziare la seduta dell'assemblea, riunita in palazzo Medici Riccardi, con un breve dibattito alla presenza del sindaco Dario Nardella.
“tutti sconvolti”
“Siamo stati tutti sconvolti dalle stragi avvenute a Parigi venerdì sera. Il consiglio comunale della città di Firenze, attraverso la riunione dei capigruppo di tutte le forze politiche – ha spiegato la presidente Caterina Biti – ha deciso oggi di dire forte il suo no ad ogni forma di terrorismo. Firenze, città di pace e di dialogo, che appena due settimane fa ha ospitato il convegno dei sindaci delle città di zone di guerra 'Unity in Diversity' per lanciare un messaggio di dialogo e di ricerca della pace, Firenze che ha da sempre questa vocazione alla costruzione di pace, dice no al terrorismo, no alla violenza che vorrebbe condizionare le nostre vite”.
il cordoglio
“Per questo – ha continuato – è importante oggi esprimere il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime, a tutte, ma da italiani ci sia permesso rivolgere un pensiero particolare a quella di Valeria. Ci ha colpito la grande compostezza mostrata dai genitori nel reagire alla terribile notizia della sua uccisione nel teatro Bataclan, ma è anche importante andare avanti coi nostri lavori, perché deve essere chiaro che non permetteremo a nessuno di fermare la vita democratica e il progresso delle nostre comunità. Oggi il consiglio comunale dice, a nome di tutti i fiorentini, no al terrorismo. Abbiamo voluto che risuonasse qui la Marsigliese – ha concluso la presidente Biti – per significare la nostra vicinanza al popolo francese, cui ci unisce una vicinanza non solo geografica ma anche culturale, ma il nostro no si estende a tutti i popoli vittime di attacchi terroristici”.