giovedì, 30 Gennaio 2025
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Taxi, ”no alle liberalizzazioni senza se e senza ma”

Confartigianato Taxi Firenze dice no alla liberalizzazione del settore. Il presidente Simone Andrei: ''Se il Governo proseguirà su questa strada il fermo è una scelta inevitabile''.

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Taxi, un no secco alla liberalizzazione del settore arriva anche da Confartigianato Taxi Firenze.

“FERMO INEVITABILE”. “Se il Governo non aprirà alla categoria, ma anzi produrrà il testo del provvedimento in modo autonomo, la scelta del fermo diverrà inevitabile – spiega Simone Andrei, presidente di Confartigianato Taxi Firenze – non sempre le liberalizzazioni portano i benefici sperati ed oggi, per il rilancio dell’economia, appare ben più cogente eliminare monopoli su carburanti, assicurazioni ed utilities che, tra l’altro, interessano non solo le imprese, ma i cittadini tutti”.

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DEREGULATION E LICENZE. La deregulation del settore e l’aumento del numero delle licenze – afferma Confartigianato Taxi Firenze in una nota – “non porteranno assolutamente dei vantaggi economici per la clientela: le tariffe taxi, contrariamente a quanto si pensa comunemente, non sono determinate dagli operatori di settore, bensì imposte dal Comune e pertanto un aumento delle licenze non porterebbe alcuna significativa utilità per i cittadini, ma solo più taxi in circolazione, per un servizio che a tutt’oggi nella nostra città, ma anche nel resto d’Italia, è già ampiamente coperto”.

L’ADESIONE. Il modello italiano risulta non dissimile da quanto esistente in Europa e se il Governo, che ancora non ha espresso una linea definita su questo settore, continuerà su quella della liberalizzazione le azioni di protesta e di mobilitazione saranno una diretta conseguenza, dice ancora Confartigianato Taxi Firenze. Gli oltre sessanta tassisti aderenti a Confartigianato Taxi Firenze annunciano quindi la loro adesione al fermo di settore in programma per il 23 gennaio, una volta confermata tale data dalla Commissione Garanzia degli Scioperi.

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