Aumenta il numero dei Comuni toscani che propongono di fondersi.
FUSIONE. Altri quattro infatti hanno avanzato richiesta con la prospettiva di diventare due. In provincia di Livorno Campiglia Marittima si unirebbe a Suvereto, portando ad un comune unico di oltre 16mila abitanti, mentre in provincia di Pisa, Casciana Terme si fonderebbe con Lari, per un totale di oltre 12mila residenti.
REFERENDUM. La proposta verrà discussa dal Consiglio regionale e verrà sancita da un referendum che probabilmente si svolgerà in autunno. Se l’esito del voto sarà positivo entro il 2014 i quattro comuni verranno fusi in due. Ma la macchina della fusione è già in movimento, nonostante lo stop ricevuto dell’Isola d’Elba che ha bocciato l’idea del comune unico, il voto negli altri comuni ha infatti portato all’unione di Figline e Incisa, di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò e di Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Questo 16 giugno anche gli abitanti di Castel San Niccolò e Montemignaio andranno alle urne per decidere se unirsi o no.
FINANZIAMENTI. Le fusioni fra i comuni sono vantaggiose perchè, oltre a portare ad un risparmio generale nella gestione amministrativa dei territori, sono finanziate dalla Regione. Ogni comune che si fonde riceve infatti 250mila euro l’anno per cinque anni di contributi regionali, fino ad un massimo di un milione ed anche lo Stato concede dei finanziamenti a seconda del numero di popolazione per comune.
UNIONE. In alternativa alla fusione vera e propria, alcune amministrazioni comunali in Toscana scelgono di unirsi per gestire assieme più funzioni, senza perdere la propria autonomia, dando vita quindi a vere confederazioni, le Unioni di Comuni.
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