Quella tramvia non s’ha da fare. Comitati, opposizioni, associazioni ambientaliste: il fronte del no alla linea 3 della tramvia è più agguerrito che mai e annuncia una battaglia sul territorio (e chissà forse anche in aula) pur di bloccare i lavori. I cantieri per realizzare il tracciato della linea 3, che servirà a collegare il centro storico con Careggi, dovrebbero aprirsi a febbraio su viale Milton e a marzo in viale Morgagni, come ha recentemente anticipato il sindaco Renzi.
LINEA 3, NO GRAZIE. Ma il variegato fronte del no, che mette d’accordo la Lega Nord e l’associazione ambientalista Italia Nostra, il Pdl e perUnaltracittà, oltre ai comitati cittadini, spinge per soluzioni alternative. “La linea 3 è inutile se ci serviamo dei binari ferroviari esistenti per un Metrotreno che colleghi Rifredi a Santa Maria Novella passando da piazza Damazia e Porta a Prato alle Piagge passando dalle Cascine” afferma Ornella De Zordo di perUnaltracittà. La quale, oltre a contestare il progetto, sale sulle barricate contro l’abbattimento di una quarantina di alberi previsto lungo il tracciato.
RACCOLTA FIRME. Sul piede di guerra anche Mario Razzanelli della Lega Nord, che proponendo di “ricompattare il consenso antritramvia ottenuto con il referendum del 2008”, prepara i banchini per una raccolta firme vecchio stile e non esclude azioni legali pur di fermare i lavori. Stessa contrarietà alla linea 3 arriva dall’associazione Salviamo Firenze e da Italia Nostra, dai consiglieri comunali del Pdl, da Giovanni Galli dell’omonima lista civica e dal consigliere Tommaso Grassi di Sinistra e cittadinanza. Comitati e opposizioni hanno in mente di allestire un ciclo di iniziative antitramvia sul territorio, incontri con i cittadini, volantinaggi e assemblee.
LA REPLICA. Non si fa attendere la replica dell’assessore alla mobilità del Comune, Massimo Mattei. “Rimettere in discussione la realizzazione delle linee 2 e tre è impossibile – afferma -. E’ indispensabile ampliare il sistema tranviario cittadino se vogliamo dotare Firenze di un mezzo di trasporto efficiente, ecologico e di livello europeo”. Per quanto riguarda gli annunciati ricorsi, l’assessore Mattei sottolinea: “Siamo certi che le procedure assunte dall’Amministrazione siano assolutamente regolari e pertanto a prova di azione legale”.
LA RIUNIONE. Mentre il fronte del no studiava la sua strategia, in Palazzo Vecchio si riuniva stamani il tavolo tecnico per la rimodulazione del piano economico e finanziario delle linee 2 e tre della tramvia. La riunione, a cui hanno preso parte il Comune e i soggetti finanziatori, avrebbe confermato l’avvio dei lavori della linea 3 in primavera, ma avrebbe anche rilevato le difficoltà finanziarie delle imprese che dovranno eseguirli. Sul piano tecnico, le simulazioni effettuate stamani prevedono un aumento del 20% dei passeggeri (un paio di milioni) sulle linee 2 e 3 rispetto a quanto previsto al momento della stesura del primo progetto.