Mentre si fa sempre più serrato il dibattito attorno all’ipotesi di abolizione delle Province, dalla Toscana arriva la proposta di ridurre il numero degli enti provinciali da 10 a tre (Nord, Costa e Sud). Nel frattempo si profilano all’orizzonte i referendum per fondere alcuni comuni toscani.
PROVINCE Sì O NO. Nell’ottica di un maggior contenimento dei costi della politica, l’ipotesi di abolizione delle Province è approdata in Parlamento, dove però si è dovuta scontrare con pareri contrapposti. La proposta però continua a infiammare il dibattito sulle pagine dei giornali e all’interno delle istituzioni.
SUPERPROVINCE. In Toscana è pronta una riforma (che andrà al vaglio del consiglio regionale presumibilmente a settembre) per la riduzione degli enti provinciali: dalle 10 province attuali si dovrebbe arrivare a tre. A fondersi dovrebbero essere Firenze, Prato e Pistoia nel Centro-Nord, Arezzo, Siena e Grosseto nel Centro-Sud, e lungo la costa Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno.
IL NOSTRO SONDAGGIO. Di fronte all’alternativa tra abolire del tutto le province, lasciarle così come sono o accorparle è quest’ultima la proposta più quotata tra i nostri lettori. Testa a testa, poi, tra coloro che vorrebbero cancellare gli enti e quelli che li vorrebbero mantenere in vita.
“ABOLIAMO LA REGIONE”. Le macro-province pensate dall’assessore regionale Nencini non piacciono invece al Pdl. Tant’è che oggi il capogruppo in consiglio regionale Magnolfi ha lanciato a mezzo stampa una provocazione: “Tre superprovince? Allora aboliamo la Regione”.
FUSIONE DEI COMUNI. Nel mentre alcuni Comuni stanno procedendo verso l’unificazione. I primi a farsi avanti sono stati quelli del Casentino: la proposta di un Comune unico del Casentino, che sarebbe secondo come popolazione solo ad Arezzo, all’interno della provincia, e solo a Roma come ampiezza del territorio, sarà probabilmente sottoposta a referendum popolare. La proposta di legge, per la quale sono state raccolte oltre 6mila firme, è all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale, anche se non tutti i Comuni del territorio sembrano essere dello stesso avviso. Procede su binari spediti anche l’iter di fusione dei Comuni valdarnesi Incisa e Figline. Proprio oggi sono state depositate le mozioni per la richiesta del referendum nei rispettivi consigli comunali.
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