Finire entro il 2026 i lavori all’antico tunnel sotto l’Arno, che a Firenze corre vicino alla pescaia di San Niccolò collegando la Torre della Zecca con piazza Poggi. È questo l’obiettivo del progetto di recupero del percorso sotterraneo, per cui la Regione Toscana ha stanziato 7,5 milioni di euro nell’ambito del piano di interventi del Fondo di sviluppo e coesione. Il primo passo è l’entrata in azione di tre idrovore che stanno svuotando la galleria dall’acqua, per permettere a un drone di ispezionare questo “passaggio segreto”. A fare il punto sugli interventi, durante un sopralluogo in piazza Poggi, è stato il presidente della Regione Eugenio Giani, che da tempo vuole riaprire al pubblico il collegamento pedonale, accompagnato dalla sindaca Sara Funaro.
Il primo passo verso i lavori al tunnel sotto l’Arno
Il tunnel sotto l’Arno, costituto da due gallerie parallele, è lungo 250 metri e si trova a una profondità di 5 metri sotto il livello del fiume. Di queste si mira a riaprirne una, larga 2-3 metri. L’antico camminamento in origine veniva usato dai soldati per spostarsi da un versante all’altro del fiume, poi nell’Ottocento ai tempi di Firenze capitale fu ampliato per far passare i tubi della fabbrica dell’acqua di piazza Poggi, il vecchio acquedotto cittadino. Negli anni però la struttura ha subito infiltrazioni e adesso le ricognizioni con un robottino galleggiante serviranno a stimare i danni all’impermeabilizzazione.
“Le idrovore sono al lavoro per ripulirlo e per evidenziare così i punti in cui l’acqua si infiltra – ha spiegato Giani – Dobbiamo capire lo stato di conservazione del manufatto dall’interno, conoscenza che renderà possibile programmare i futuri lavori di recupero della galleria con apposito studio di fattibilità“. Siamo quindi al primo passo, poi sarà la volta delle carte progettuali e infine degli interventi di messa in sicurezza. Al momento la conclusione è prevista nel 2026, ma molto dipenderà dalle condizioni in cui versa la galleria e anche dall’impatto sulla struttura delle eventuali piene del fiume. Una volta accessibile, ha spiegato la sindaca di Firenze Funaro, l’antico tunnel sotto l’Arno permetterà ai fiorentini di riscoprire un pezzo nascosto della propria città e ai turisti di percorrere nuovi itinerari in direzione dell’Oltrarno, anche per diversificare i flussi.
La centrale idroelettrica di piazza Poggi
Proprio in piazza Poggi, punto di arrivo del tunnel sotto l’Arno, è prevista nel mese di dicembre 2024 la fine dei lavori alla nuova centrale idroelettrica di Firenze, che fa parte del piano per realizzare 12 impianti lungo il fiume. La ditta che sta operando in questa zona sta intervenendo contemporaneamente anche nella scala di discesa sul lungarno della Zecca: sfruttando l’abbassamento d’acqua nel tunnel ha infatti potuto iniziare a rimuovere il vecchio tubo dell’acquedotto.