“Prima – ha spiegato Paolucci– i ragazzi che agli inizi di giugno si divertono ad allagare le rampe del nuovo parcheggio di piazza Alberti; poi, la settimana scorsa, il gruppo che imbratta di vernice bianca la piazzetta al piano terra dello stesso complesso; infine, la rete divelta e le panchine di cemento finite nella pista di skate di fronte allo stadio ad opera di ignoti”.
“E’ chiaro – ha aggiunto Paolucci – che siamo di fronte a tre episodi di vandalismo nei confronti di strutture pubbliche costate al cittadino contribuente un bel mucchietto di euro. Del parcheggio di piazza Alberti la situazione è nota. Per la pista di skate bike forse pochi sono al corrente che la rete di recinzione venne rifatta di sana pianta appena due anni fa e con essa anche la vasca per le bici, con una considerevole spesa da parte del Quartiere. Appare evidente che in soli due anni una rete non può danneggiarsi da sola, ma deve avere avuto un”aiuto” da qualcuno”.
“L’aspetto che più inquieta in questo come negli altri due atti vandalici è l’assoluta naturalezza con cui sono stati compiuti. Ormai – ha proseguito il presidente del Quartiere 2 – sembra che uno dei passatempi preferiti di frange persone, giovani e meno giovani, sia la devastazione di spazi pubblici. Tutto ciò denota una preoccupante regressione educativa e culturale che si trasforma in detonatore per il degrado materiale di una città. Le istituzioni, Quartiere incluso, cercano di fare la loro parte: intervengono con i propri strumenti (sempre più limitati, visto anche lo stato delle finanze), rivolgono appelli, adottano nuovi regolamenti ma è difficile prevedere inversioni di rotta senza un deciso cambio di approccio culturale che faccia sentire il bene pubblico come bene di tutti, non come qualcosa da demolire per divertimento.”