sabato, 23 Novembre 2024
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Via del Pesciolino, consegnati 52 nuovi alloggi popolari

Consegnati oggi gli alloggi popolari in via del Pesciolino. Era dagli anni '90 che erano in cantiere, Renzi ''Oggi, finalmente sono una realtà''.

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Consegnati oggi gli alloggi popolari in via del Pesciolino.  

LA CONSEGNA. Questa mattina c’è stata la consegna delle chiavi degli alloggi dell’edificio Erp, con la quale si conclude l’urbanizzazione dell’area di via del Pesciolino. Gli alloggi sono in totale 52 ma stamattina ne sono stati inaugurati quaranta, dei quali ha consegnato le chiavi personalmente il sindaco Matteo Renzi. Le restanti dodici case verranno consegnate nei prossimi giorni. La previsione urbanistica di questi alloggi Erp è degli anni ’90 ma per varie vicende, in gran parte legate alla necessità di bonificare l’area e di mettere in sicurezza idraulica gli alloggi, solo nel 2005 è stato redatto e approvato il progetto esecutivo. All’inaugurazione di stamani erano presenti il sindaco Matteo Renzi, il vicesindaco, Stefania Saccardi, l’assessore all’urbanistica, Elisabetta Meucci, il presidente di Casa Spa, Luca Talluri e il presidente del Quartiere 5, Federico Gianassi.

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LE ABITAZIONI. L’edificio per 52 alloggi è a forma di C aperta verso la parte tergale del lotto, mentre su via del Pesciolino l’edificio si sviluppa linearmente fronte strada con tre piani fuori terra. Il mantenimento del dislivello fra il piano stradale e il resede sul retro ha consentito di attestarsi a quota terreno dopo i lavori di bonifica, realizzando la zona dei parcheggi pertinenziali e a verde e di creare una vasca naturale per la raccolta delle acque, garantendo la sicurezza idraulica. Gli alloggi sono di diverse tipologie: dai monolocali di circa 35 metri quadri agli alloggi di superficie di 45, 60 e 70 metri quadri. La qualità edilizia e le dotazioni sono in linea con lo standard abitativo corrente: l’impianto di riscaldamento è centralizzato con rete di distribuzione a pavimento a bassa temperatura e con pannelli solari per l’integrazione del riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. L’intervento è costato complessivamente 4.982.000 euro.

LE ASSEGNAZIONI. Per quanto riguarda le assegnazioni, oggi sono state consegnate le chiavi di 40 dei 52 alloggi; gli altri sono in corso di assegnazione. In dettaglio 22 alloggi sono stati riservati all’emergenza abitativa con 19 assegnatari provenienti dalla riserva sfrattati e 3 famiglie provenienti dalla graduatoria sociale, mentre i restanti alloggi vengono assegnati a famiglie inserite nella graduatoria generale per le case popolari. Tra gli assegnatari ci sono madri sole con bambini, spesso inserite in strutture con una situazione innaturale di convivenza; anziani invalidi e soli ospitati in alloggi non più adeguati alla loro condizione socio-sanitaria (senza ascensore, senza riscaldamento) ed economiche (affitto troppo caro); famiglie con un componente, adulto o minore, invalido e spesso sfrattate per difficoltà socio-economiche.

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IL COMMENTO. “Oggi festeggiamo la consegna delle chiavi di 40 alloggi cui seguiranno ulteriori 12 nei prossimi giorni – ha detto il sindaco Renzi –. Abbiamo dato una piccola risposta, ma importante, alla vita quotidiana di chi vive l’emergenza abitativa. Dare risposte concrete è un dovere per tutti. Si tratta di un’emergenza gravissima che a Firenze si risolverebbe se le caserme abbandonate fossero date al Comune che, in accordo con la Regione, potrebbe trovare il modo per dare risposte concrete. Per Firenze quindi la vera sfida è recuperare i questi contenitori inutilizzati – ha concluso il sindaco – e il primo è la caserma dei Lupi di Toscana: piange il cuore vederla sostanzialmente vuota”. “Con la consegna di oggi dall’inizio di questa Amministrazione sono stati assegnati oltre 1.000 alloggi di cui 213 di nuova costruzione – ha sottolineato la vicesindaco Saccardi –. Si tratta di una risposta importante che il territorio ha dato alla vera emergenza di questo periodo: tornando alla consegna di oggi, 22 dei 52 alloggi sono stati assegnati a nuclei familiari provenienti dalla graduatoria sfrattati. Un’azione, quella degli enti locali, che si scontra con la perdurante assenza di un piano nazionale sulla casa oltre che di politiche statali per il recupero e l’utilizzo, da parte dei comuni, delle volumetrie esistenti e inutilizzate come le caserme dismessi a fini abitativi”. “C’è un impegno consistente da parte di Casa Spa a mantenere i tempi, così come richiesto dall’Amministrazione comunale di Firenze, perché l’obiettivo è dare risposte ad un clima sociale in questo momento delicato – ha aggiunto il presidente Talluri – . Molte sono le richieste che arrivano al Comune, perché la crisi è un dato reale che ha portato ad un aumento della richiesta abitativa per far fronte all’emergenza. Saranno oltre mille gli alloggi che saranno consegnati nel corso di questo mandato amministrativo, quindi un numero di grande rilievo non soltanto per l’aspetto edilizio e urbanistico ma anche per quello ambientale: questa città sta cambiando secondo il Piano Strutturale a volumi zero utilizzando un’edilizia sostenibile basata sul risparmio energetico e sulle nuove tecnologie. Anche dal punto di vista sociale 52 alloggi sono un numero molto importante, che sommato agli altri che stiamo per consegnare, penso a Pontignale entro la fine dell’anno, o ai cantieri aperti come l’ex Pegna in viale D’Annunzio, l’ex Longinotti in viale Giannotti, Torre degli Agli a Novoli, permetteranno di dare una risposta a questa esigenza abitativa sempre più presente”.

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