sabato, 16 Novembre 2024
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”L’altra metà del cielo”, quando il rock di Vasco entra nel tempio del balletto

Debutterà questa sera al Teatro della Scala, ''L'altra metà del cielo'', il balletto sulle musiche di Vasco Rossi. Un'opera che sfida il muro del templio della danza classica e, con il connubio tra ''punte'' e rock, lascia il segno nella storia della musica. E per chi da Firenze non potrà raggiungere la Scala, il balletto sarà trasmesso in diretta alle ore 20, giovedì 5 aprile, al cinema Fulgor.

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Debutterà questa sera al Teatro della Scala di Milano, ”L’altra metà del cielo” il balletto sulle musiche di Vasco Rossi. Un’opera che è riuscita ad abbattere il muro che divide il classico dal rock e con l’unione di ”punte” e chitarre elettriche, lascia il segno nella storia della musica. E per chi da Firenze non potrà raggiungere la Scala, il balletto sarà trasmesso in diretta alle ore 20, giovedì 5 aprile, al cinema Fulgor.

IL ROCK ALLA SCALA. Ma questa sera sul palco, di chitarre elettriche, batteria, basso e tastiere non se ne vedranno. Perchè ”L’altra metà del cielo” vedrà in scena le ballerine classiche della Scala che danzeranno, con tutta la grazia che avvolge il balletto, sulle note delle tredici canzoni reinterpretate per l’occasione, da Vasco Rossi. Il rock ballato sulle punte. Un rock che lascia fuori dal teatro la ressa degli stadi, le lunghe code e i cori del pubblico. Un rock diverso, nuovo e rivisitato che per la prima volta, vede aprirsi le porte del tempio del balletto: la Scala di Milano.

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L’ALTRA META’ DEL CIELO. E ”L’altra metà del cielo”, oltre alle ballerine, porterà in scena le donne di Vasco, dalla piccola Albachiara alla scatenata Susanna. Tredici canzoni reinterpretate da Vasco, tra le fatiche del fisico e quel riposo imposto dai medici. Un anno per il recupero e lontano dagli stadi, ma non abbandona la scena e il suo pubblico che, con questo progetto rivoluzionario, crescerà a dismisura. Il balletto vedrà le coreografie di Martha Clarke unirsi alle protagoniste di Vasco, dove tutto ruota attorno alla donna in quattro grandi tematiche: l’adolescenza, la maturità, la crescita e l’abbandono.

LE DONNE. Il viaggio nell’universo femminile descrive tre tipologie di donne, tre personaggi, tre figure diverse che vengono rappresentate in quattro momenti della loro vita. L’adolescenza, la maturità, la crescita e l’abbandono. Le donne, le grandi protagoniste del balletto, sono Albachiara, Silvia e Susanna che attraverso le trasformazioni acquisteranno nomi e carattere diversi. Il loro destino sarà rappresentato da tredici canzoni differenti. E sulle note di ”Un senso”, calerà il sipario.

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LO SCIOPERO. La prima alla Scala era prevista per il 31 marzo, ma a seguito dello sciopero indetto dalla Cgil, lo spettacolo è saltato. Il sindacato ha protestato contro l’articolo 18 e anche dal Teatro hanno aderito. Hanno aderito, oltre che per la riforma del lavoro, anche per dimostrare il loro sdegno di fronte alla morte di Francesco Pinna e Matteo Armellini, i due giovani operai che hanno perso la vita durante l’allestimento del palco di Jovanotti e Laura Pausini. Uno sciopero che Vasco ha appoggiato e compreso in pieno vista la giusta causa per la quale i lavoratori hanno incrociato le braccia. E ancora una volta, il rocker di Zocca, ha dimostrato la sua solidarietà verso i lavoratori.

OPERA AL CINEMA. La prima alla Scala andrà in scena questa sera alle ore 20. Per tutti coloro che da Firenze non potranno raggiungere il terzo teatro più importante del mondo, potranno assistere allo spettacolo di giovedì 5, in diretta al cinema Fulgor. Un’iniziativa che rientra nel progetto ”Opera al Cinema” e che vede, tra i vari spettacoli di Verdi e Rossini (e molti altri), il balletto rivoluzionario di Vasco Rossi.

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QUI SI FA LA STORIA. E per parafrasare il cantante, ”Qui si fa la storia”. Un evento di una portata del genere non lo si vedeva dai tempi del Pink Floyd ballet, i primi rock ad entrare alla Scala. E adesso è un cantante italiano a varcare l’ingresso del terzo teatro più importante del mondo. Una rivoluzione che accomuna sia il rock, che si rende ”dolce”, sia la danza classica, che diventa ”dura”. E lo stesso Vasco, su Facebook, ne sottolinea l’importanza ”Uno dei più prestigiosi templi della musica classica e della danza! Con un corpo di ballo tra i più preparati e selezionati …e le ballerine più brave del pianeta. Un orgoglio per il nostro bel paese…uno dei pochi”. Ma allo stesso tempo non manca l’incomprensione verso coloro che non hanno compreso a pieno l’importanza dell’evento ”Mi aspettavo un po’ più di entusiasmo, per una operazione cosi impensabile, straordinaria e coraggiosa. Il tempio della cultura classica si apre alla musica moderna…addirittura al rock…il mio! Bè ragazzi vi è sfuggito il valore di un avvenimento così importante? Non dico per me, ma per la storia! …io non sono stato sdoganato, ho messo fuori la freccia”. Non resta che stare seduti e godersi la prima.

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