Si comincia dalla Catalogna, che è sembrata esemplare per l’attenzione che il governo mostra allo sviluppo dell’arte.Un territorio di innovazione che stimola le avanguardie e investe nella crescita dei suoi artisti. La stessa attenzione che riconosciamo al governo della nostra regione e che vorremmo rafforzata grazie ad una rete europea costruita intorno ad un progetto di sviluppo culturale. Perché l’arte, si sa, è superflua e perciò indispensabile come l’amore. È il più potente mezzo di comunicazione al mondo, un megafono universale, multilinguistico. L’arte è un diritto per tutti. E nasce dovunque, anche nei luoghi più impervi e malgrado tutto; ma tenerla in vita, farla crescere e sviluppare, è faticoso. Richiede attenzione costante e continua tensione, dedizione e quotidiana costruzione di una traiettoria. Ed ecco che il Festival diventa occasione e motore ideale di questo progetto, diventa motore di sviluppo culturale, politico, sociale che affonda le sue radici nell’arte. Ma ciò che ne rende possibile la realizzazione è la città, che si trasforma in teatro chiamando tutti ad esserci, non tanto per vedere ma per partecipare. Ed è una città amica quella che consente la presenza, il movimento e il gioco anche dei più piccoli, favorendo l’esplorazione di nuovi territori, la conoscenza e lo scambio e che è pronta, ancora una volta, ad aprire a tutti le sue porte.
Tanti eventi consultabili sul sito di Campi Bisenzio: www.comune.campi-bisenzio.fi.it