Sketch, battute, ma anche qualche spunto di riflessione. La festa di Capodanno 2015 al teatro Puccini di Firenze è affidata a una coppia di giocolieri della risata.
Anna Meacci e Katia Beni tornano sul palco insieme per Non c’è duo senza te, uno show-contenitore che riunisce in un'unica serata pezzi irresistibili delle attrici toscane, in assolo e in duo, coinvolgendo anche il pubblico in sala. I personaggi più attesi? Le dirimpettegole, una coppia di signore fiorentine che sparlano affacciate al balcone di casa.
Un sodalizio artistico, quello tra Katia Beni e Anna Meacci, fiorentina la prima, senese l'altra, che ha dato già buoni frutti a teatro con “Ticket e tack”. Lo spettacolo comico, che affronta con ironia tagliente il mondo della sanità, tornerà sui palcoscenici toscani nel 2015. A spiegarci questa collaborazione artistica è la stessa Katia Beni.
Ora anche il Capodanno al Puccini. Con Anna siete ormai una coppia di fatto?
Sì, se ce lo permettono (ride). A parte gli scherzi Io e Anna non siamo un duo: siamo delle single, ognuna porta avanti anche il proprio lavoro singolo o con altri artisti. Ogni tanto però ci piace lavorare insieme: in scena siamo diverse, ma ci stiamo conoscendo sempre di più. Sul palcoscenico, ormai io intuisco i respiri di Anna e lei, allo stesso modo, capisce subito dove sto andando a parare.
Una coppia aperta, quindi?
Una coppia aperta con molti spifferi, quelle coppie modello anni Settanta, dove c’era una gran libertà.
Al Puccini anche le dirimpettegole
È un pezzo che è nato da un’idea di Anna con Alberto Severi. Si tratta di due fiorentine di una certa età. Mi rendo conto che ci metteremo poco a calarci nella parte! Sono belle in menopausa, incattivite dalla solitudine e dalla vita, si parlano sempre dal terrazzino di casa. Sono veramente cattive, di un razzismo e di un'intolleranza unica.
Tirano fuori il peggio che c’è in una persona. E noi fiorentini, quando ci mettiamo di impegno, possiamo essere veramente perfidi. Ma in fin dei conti queste due signore restano simpatiche. E questo mi fa un po’ paura, a dire il vero.
Loro come hanno visto cambiare Firenze nel 2014?
Difficile questa domanda. Forse direbbero: “E’ andato via i’Renzi. Ma se n’è accorto qualcuno?”.
Se fossi in piazza per Capodanno, chi vorresti vedere sul palco?
Beh, questa è facile. Se chiedi a una fan di Vasco come me, chi vorrebbe vedere a Firenze, cosa vuoi che ti risponda? Ligabue! Scherzo. Vasco per l’ultimo dell’anno lo vedo però un po’ difficilino.
Intanto sono tornate le “Galline”, il trio con Sonia Grassi e Erina Maria Lo Presti.
Sì, continua il tour con le “Galline” per Firenze. Con Anna invece riproporremo anche durante il 2015 il nostro spettacolo “Ticket e tack” in giro per la Toscana. E poi c’è un progetto in corso.
Quale?
In cantiere c’è uno spettacolo che parlerà di lavoro e solidarietà che è prodotto in collaborazione Unicoop Firenze. Faremo alcune anteprime, a fine aprile nel pisano, poi a novembre il debutto nazionale. Questo sarà il nuovo spettacolo con Anna, un progetto dove andiamo a toccare i temi legati alla cooperazione e all’occupazione.
Anche l’articolo 18?
Non vorremo andare a parare proprio lì, ma può darsi che ci finiremmo. È tutto da scrivere, stiamo facendo degli incontri in giro per i supermercati per comprendere questo mondo e raccogliere un po’ di materiale.
Con Katia Beni abbiamo fatto un bilancio del 2014 a Firenze. Lo potete leggere sul numero di dicembre de Il Reporter, distribuito gratuitamente nelle case di tutte le famiglie fiorentine e disponibile online.