Un bonus per le imprese piccole e medie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus, un credito d’imposta per coprire fino al 60% dei costi di affitto dedicato a imprese e negozi: è la misura prevista nella bozza del Decreto rilancio. Il testo definitivo è atteso per i prossimi giorni.
Come funziona il bonus affitto
Il bonus affitto previsto dal Decreto Rilancio, il più ampio pacchetto di misure straordinarie di sostegno all’economia per le conseguenze del coronavirus, è a tutti gli effetti un credito di imposta. Ciò significa una detrazione – uno sconto – sulle tasse dovute da chi lo riceve, in questo caso le imprese che ne faranno richiesta.
Dall’industria al commerciale
Servirà a coprire parte dei costi dell’affitto di uffici, negozi e locali delle imprese di tutti i tipi che vorranno richiedere il bonus affitto: industriali, commerciali, artigianali, agricole e ogni azienda di servizi e di attività professionali.
Il bonus affitto sarà concesso anche agli enti non commerciali, ai soggetti del Terzo settore e a quelli religiosi.
Credito di imposta al 60%: i requisiti del bonus affitto
Il credito di imposta verrà riconosciuto fino al 60% del valore dell’affitto. Ma non sarà per tutti. Chi può richiedere il bonus affitto? Le imprese che soddisfino questi due requisiti:
- ricavi non superiori ai 5 milioni di euro nel 2019.
- una diminuzione del fatturato di almeno il 50% nel mese di aprile 2020 rispetto al periodo d’imposta precedente.
Unica eccezione le strutture alberghiere e ricettive, per le quali il credito non avrà requisiti legati al fatturato.
Il bonus affitto, così come previsto nella bozza del Decreto rilancio all’esame del governo, avrà durata di tre mesi. Il credito di imposta sarà cioè riconosciuto alle imprese che ne avranno diritto sugli affitti dei mesi di aprile, maggio e giugno.