Un taglio alle bollette della luce, un bonus per aiutare le piccole e medie imprese a far fronte alla crisi causata dal coronavirus: è una delle proposte inserite nella bozza del Decreto rilancio, già noto come decreto maggio, che il governo approverà al più tardi domani.
Una misura che, come riporta il testo della bozza, ha lo scopo di alleviare il peso delle bollette elettriche alle piccole attività produttive e commerciali danneggiate dall’emergenza coronavirus.
Bonus bollette: come funziona
Il taglio riguarderà la quota fissa delle bollette: si definisce così l’insieme degli oneri di sistema, della spesa per il trasporto dell’energia e della gestione del contatore. Si tratta di voci che vengono stabilite annualmente dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) e che per questo sono uguali per tutti i fornitori.
A gestire il bonus delle bollette delle imprese per coronavirus sarà la stessa Arera. L’Agenzia si occuperà di rideterminare le tariffe di distribuzione e misura dell’energia elettrica in questo modo:
- Per i clienti non domestici alimentati in bassa tensione, saranno azzerate le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza e gli oneri generali.
- Per i clienti non domestici alimentati in bassa tensione e con potenza disponibile superiore a 3,3 kW le tariffe di rete e gli oneri saranno ricalcolati come se la loro potenza fosse pari a 3 kW. Senza che questo comporti, naturalmente, nessuna effettivamente limitazione di potenza.
Taglio delle bollette per le imprese, cosa prevede il Decreto rilancio
La misura riguarda un periodo di tre mesi: quelli di aprile, maggio e giugno 2020. Avrà un iter semplificato sia nelle procedure che nell’applicazione e le risorse saranno coperte direttamente dai fondi dell’Erario. Il costo dell’operazione stimato è di 600 milioni di euro.